Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2015
38 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2015 dall’Islam ortodosso una deviazione dal «giusto sentiero», dalla tradizione profetica, in quanto, come abbiamo visto, introduce notevoli elementi di modernità, rifacendosi a un Islam wahhabita (se- colo XVIII), considerato una sorta di deriva poli- tico-religiosa. Nascita e diffusione del wahhabismo «Non si può capire l’Is se non si conosce la storia del wahhabismo in Arabia Saudita»: è il titolo di un’interessante analisi di Alastair Crooke 3 . L’au- tore, un ex agente dei servizi segreti britannici, spiega come l’attuale Stato islamico di Iraq e Siria prenda origine dal pensiero di Mohammad ibn Abd al-Wahhab, studioso e riformatore arabo vissuto tra il 1703 e il 1792, legato, a sua volta, alla dottrina predicata da Ibn Taymiyyah (1263-1328). Abd al-Wahhab, così come Taymiyyah prima di lui, era convinto che la società musulmana dovesse ri- farsi al periodo trascorso dal profeta Muhammad a IL GLOSSARIO Kafir (al plurale, kuffar ) - Miscredente, infedele. Dai fon- damentalisti islamici sono definiti così tutti i non musul- mani, soprattutto gli occidentali, a causa dei loro «costumi corrotti» e del secolarismo. Dalla stessa radice abbiamo takfir : dichiarare un musul- manomiscredente, apostata. Nell’Islamè una grave accusa che può comportare la pena di morte. A livello teorico, l’u- nico che potrebbe lanciare un takfir è un ‘alim , uno stu- dioso islamico, esperto di fiqh (giurisprudenza). Tuttavia, con la diffusione del wahhabismo salafita, ormai qualsiasi musulmano autodidatta o autoproclamatosi «emiro» o «califfo» può accusare di miscredenza altri correligionari. Riddah (o irtidad ) - Apostasia: abbandonare l’Islam at- traverso la conversione a un’altra religione o la profes- sione di ateismo; oppure comportarsi come un «non mu- sulmano». Murtadd (plurale, murtadun , murtadin ) - Apostata. Jihad - Si distingue in: a) jihad maggiore, o sforzo interiore sulla via del bene, a livello personale e sociale; il perseve- rare nella fede; l’affrontare con fede e pazienza le avver- sità della vita. b) Jihad minore: lotta, sforzo militare difen- sivo quando il Dar al-Islam , il territorio islamico, è minac- ciato da nemici; guerra di conquista e di espansione del- l’Islam. Il jihad come sforzo militare è un concetto che si presta a interpretazioni e utilizzi differenti, a seconda delle scuole giuridiche e delle correnti. La guerra offensiva è un mezzo, una «rivoluzione» per ga- rantire il governo della shari‘ah , la legge di Dio, contro l’ar- bitrio e la sovranità umane. Chi muore facendo il jihad è un martire e va in Paradiso. Nella storia dell’Islam la guerra è stata uno strumento di conquista molto utilizzato in- sieme alla penetrazione commerciale e al proselitismo. Munafiqun - Ipocriti, coloro, cioè, che si dicono musul- mani e non si comportano come tali o che fanno patti con i musulmani e poi non li rispettano. Dar al-Islam - Casa della pace, i paesi musulmani. Dar al-Harb - Casa della guerra, i paesi non ancora musul- mani, con cui si stabilisce un patto o trattato di pace che li trasforma in Dar al-‘Ahd (Casa del patto). Attualmente i fondamentalisti, ma non solo, usano l’e- spressione di Dar al-Kufr : Casa della miscredenza, per i paesi non musulmani. Shari‘ah - La via, la legge islamica. Ummah - La comunità dei credenti musulmani. Salafismo o salafiyya - È una scuola di pensiero (un me- todo) dell’Islam sunnita che si rifà ai salaf al-salihin («i pii antenati», «precedessori»), ovvero le prime tre genera- zioni di musulmani (VII-VIII secolo), che vengono conside- rate modelli da seguire. Il salafismo originario era un movimento religioso che ri- cercava un’antica purezza dell’Islam, ripulita da sovra- strutture createsi nei secoli. Figure storiche fondamentali per i salafiti sono: Ahmad ibn Hanbal (780-855), Ibn Tay- miyya (1263-1328) - introdusse il concetto di jihad che ebbe grande influenza sul radicalismo islamico moderno -, e Muhammad ibn Abd al-Wahhab (1703-1792). Il signifi- cato moderno del termine è collegato a un movimento di rinascita dell’Islam, avviato nel 1800 e proseguito nei primi decenni del 1900, in Egitto e in altri paesi arabi, in reazione, e relazione, al colonialismo occidentale, attra- verso i testi e il lavoro di grandi studiosi musulmani: Jamal ad-Din al-Afghani (1838-1897), Muhammad ‘Abduh (1849-1905), fondatori del movimento culturale e politico conosciuto come Islah, riformismo islamico, e Rashid Rida (1865-1935). È con Rida, nel 1900, in Egitto, che il movimento riformista assume caratteristiche di maggior contrapposizione con l’Europa, e, successivamente, si trasformerà da movi- mento riformista, intellettuale, aperto e tollerante, a fon- damentalista. Nascerà la neosalafiyya, o neosalafismo. Il neosalafismo diventerà un’ideologia rivolta sia alle masse arabe diseredate sia alle classi medie (e alte, in certi casi), trasformandosi in movimento «anti-intellettuale» e reazionario, divenendo espressione di forme radicali di fondamentalismo, fino alle estreme conseguenze del sala- fismo jihadista attuale. Wahhabismo - Il salafismo delinea una galassia di gruppi e movimenti identificati con il wahhabismo, fondato nel 1700 da Muhammad ibn Abd al-Wahhab, teologo arabo della scuola giuridica hanbalita. Dalla metà del 1900 a oggi, molti salafiti si rifanno all’ideo- logia wahhabita e impongono una lettura letterale del Co-
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