Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2015
GENNAIO-FEBBRAIO 2015 MC 17 • Politica | Società | Chiesa • MC ARTICOLI A causa della posizione geografica, dalla sua com- parsa come stato autonomo nell’Alto medioevo, la Bulgaria è stata fortemente influenzata dalle pro- prie relazioni, spesso turbolente, con l’Impero bizantino prima e con quello ottomano poi (i sultani di Istanbul controllarono il territorio bulgaro per ben cinque secoli). La liberazione della Bulgaria, avvenuta con l’intervento decisivo della Russia nella guerra russo-turca del 1878, ha dato vita ad un forte legame tra i due paesi, vicini an- che per motivi linguistici e religiosi. Dopo essere uscita sconfitta dalle guerre balcaniche (1912-13), la Bulgaria si è però gradualmente avvicinata alla Germania, con cui è stata alleata sia durante la Prima che durante la Seconda guerra mondiale. Alla fine dell’ultimo conflitto, è stata in- globata nel blocco dei paesi socialisti guidato dall’Unione sovietica, guadagnandosi presto la fama di «alleato di ferro» dell’Urss nei decenni della Guerra fredda. Con il crollo del muro di Berlino, il paese ha puntato tutte le sue carte sull’integrazione euro atlantica. Nel 2004 è avvenuto l’ingresso nella Nato. La richiesta di adesione all’Unione europea, formulata nel 1995, ha dato vita ad un lungo processo di avvicinamento che ha por- tato il paese alla piena membership nel 2007. Nel nuovo contesto comunitario, Sofia è stata però spesso accusata di mantenere relazioni privilegiate con Mosca, tanto che La scheda geopolitica Al tubo del gas (russo) Sofia, Mosca, Bruxelles: le relazioni pericolose. © Osservatorio Balcani e Caucaso fanno ufficialmente della Bulgaria Nord occidentale la regione più povera dell’intera Unione euro- pea, con un Pil pro capite di ap- pena 6.500 euro l’anno. alcune voci critiche l’hanno addirittura bollata come «ca- vallo di Troia» russo all’interno dell’Ue. Il filo rosso tra Bulgaria e Federazione russa passa oggi soprattutto at- traverso il capitolo energetico. La Bulgaria dipende quasi totalmente dall’importazione di gas russo, e si è mostrata estremamente interessata a vari progetti energetici sponsorizzati dal Cremlino, come il «South Stream», ga- sdotto progettato per aggirare l’Ucraina e raggiungere i mercati dell’Europa occidentale attraverso i Balcani. Sebbene attualmente congelato (se non addirittura can- cellato, stando alle dichiarazioni russe di dicembre 2014) il «South Stream» resta uno dei principali motivi di ten- sione sia nei rapporti tra Sofia e Bruxelles che nella poli- tica interna bulgara. F.Mar. donne partite per l’Italia, la Grecia e la Spagna in cerca di lavoro, quasi sempre nel campo della cura degli anziani. Nonostante le loro rimesse, i dati macroeconomici non è riuscita a trovare una nuova vocazione economica durante la turbolenta transizione verso l’eco- nomia di mercato. Risultato: spo- polamento ed emigrazione mas- siccia diretta soprattutto all’e- stero. La cittadina di Varshetz, tanto per fare un esempio, si è guada- gnata in questi anni il nome di «città delle badanti», a causa delle decine di
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