Missioni Consolata - Dicembre 2014
più gravi come la tubercolosi, la febbre dengue e la malaria. Previ- sti anche dei corsi sull’allatta- mento, la gravidanza e l’immuniz- zazione. (AsiaNews) TERRA SANTA ECOLOGIA I n un mondo segnato dal riesplo- dere di integralismi e settarismi etnico-religiosi, l’ecologia si pone come possibile terreno di conver- genza e collaborazione tra le di- verse tradizioni religiose, a comin- ciare da quelle che condividono la stessa origine in Abramo, padre di tutti i credenti. È questo il mes- saggio-chiave venuto dal conve- gno intitolato «Fede e Ecologia», svoltosi mercoledì 22 ottobre a Gerusalemme. I diversi interventi, curati da membri rappresentativi delle tre religioni monoteistiche presenti in Terra santa, hanno evi- denziato l’interesse crescente per le problematiche ambientali svi- luppatosi in ambito cattolico, so- prattutto sulla scia del magistero degli ultimi Papi e la vocazione propria delle tradizione religiose nel contribuire alla salvaguardia del Creato, anche a vantaggio del- le generazioni future. (Fides) sfemia e condannata in primo gra- do nel 2010. La difesa ha presenta- to le sue argomentazioni scritte che smontavano l’impianto accu- satorio, smascherando testimoni poco credibili e la evidente costru- zione di false accuse. Il giudice, tuttavia, ha ritenuto valide e credi- bili le accuse delle due donne mu- sulmane (due sorelle) che hanno testimoniato sulla presunta bla- sfemia commessa da Asia. Sono quelle con cui Asia aveva avuto l’alterco e da cui è nato il caso. A- sia Bibi, arrestata il 19 giugno 2009, è da tempo un simbolo della lotta contro la legge sulla blasfe- mia. Per averla difesa, nel 2011 gli estremisti islamici hanno massa- crato il governatore del Punjab, Salman Taseer e il ministro fede- rale per le Minoranze religiose Shahbaz Bhatti, cattolico. La co- munità cristiana pakistana ha pro- mosso a più riprese giornate di di- giuno e preghiera - cui hanno ade- rito anche musulmani - per la sua liberazione. La difesa ricorrerà presso la Corte suprema. (Fides) FILIPPINE A PIEDI SCALZI L a Fondazione cattolica “Nostra Signora delle missioni di pace”, fondata nel 1986 da suor Eva Fide- la Maamo, al momento presieduta dal card. Tagle, è impegnata nella formazione di medici “a piedi scal- zi”, ovvero operatori sanitari di primo intervento che vengono in- viati nelle aree più remote del paese, caratterizzate da malnutri- zione, isolamento, povertà e anal- fabetismo, per fornire cure medi- che di qualità a chi non può per- mettersi di raggiungere le città. In quasi trent’anni di attività, la fon- dazione ha preparato 229 medici e per il 2015 altri 90 inizieranno il percorso di studi. I partecipanti al corso, provengono tutti da aree montagnose e isolate del paese e per ottenere l’autorizzazione a cu- rare dovranno prepararsi attra- verso un corso in 10 moduli svi- luppato da medici volontari, basa- to sul Manuale di medicina di base. Si passa da prevenzione e cura di disagi di poco conto come febbre, raffreddori e tosse alla prevenzione e diagnosi di malattie P adre Matteo Pettinari, missionario a Dianra, al Nord della Costa d’Avorio, riassume in tre priorità le sfide della sua missione. La prima è costituita dall’impegno per la prima evangelizzazione: «Il Van- gelo è arrivato in alcuni dei nostri villaggi a partire dagli anni ’80. Noi oggi accompagniamo il cam- mino di circa 40 piccole comunità cristiane sparse in un territorio di 5.500 km², ma la maggior parte dei villaggi resta senza alcuna presenza cristiana». La seconda priorità è costituita dalla sfida del dialogo in- terreligioso: «Viviamo tra mussulmani e animisti e noi cat- tolici non arriviamo al 2% della popolazione». Infine viene la promozione dell’uomo e del suo ambiente di vita: «At- tualmente siamo impegnati in ambito sanitario con un pic- colo dispensario e una maternità; da nove anni abbiamo un importante progetto di microcredito per le donne e ab- biamo appena iniziato a formare dei giovani apicoltori. Inoltre stiamo programmando un progetto di alfabetizza- zione serale per giovani e adulti». «Aggiungo che il contesto generale in cui vivere queste priorità è segnato dal cam- mino per una riconciliazione non facile dopo circa dieci anni di guerra civile larvata e di effettiva divisione in due del paese. Inoltre ci aspettano le elezioni l’anno prossimo e, visti i precedenti del 2010, la Chiesa ivoriana ha una grande responsabilità per accompagnare il processo nella serenità facendosi anche educatrice del popolo ai valori di una con- vivenza non violenta e rispettosa delle diverse componenti del tessuto sociale». (Imc) COSTA D’AVORIO: LE SFIDE DI DIANRA DICEMBRE 2014 MC 9 La Chiesa nel mondo # Costa D’Avorio - padre Matteo Pettinari.
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