Missioni Consolata - Dicembre 2014
velli antecedenti la gravidanza, che di per sé causa insulino-resi- stenza. ALLENARE IL CERVELLO Attualmente non esistono far- maci capaci di arrestare e tanto meno di fare regredire la malat- tia, ma solo di rallentarne per qualche tempo il decorso. Una speranza potrebbe essere data da un farmaco sperimentale «made in Italy», testato dai ricer- catori dell’Università di Milano- Bicocca: si basa sull’uso di nano- particelle «spazzino», capaci di rimuovere in vitro le placche di amiloide dell’Alzheimer. Se que- sto risultato si dimostrerà ripro- ducibile nell’uomo, questo far- maco, unitamente alla diagnosi precoce, permetterà ai malati di vivere in modo quasi normale. Al momento però l’unico modo di ritardare gli effetti della malat- tia, oltre il ricorso a una dieta adeguata, a un sonno il più possi- bile ottimale, all’attività fisica per migliorare la circolazione e quindi l’ossigenazione sia a livello cardiaco che cerebrale, è quello di sfruttare la plasticità del cer- vello, cioè la sua capacità di for- mare nuove sinapsi, di riattivare quelle inattive, di aumentare le (palma, cocco), il burro di cacao ed i prodotti di pasticceria. Que- sti grassi, assorbiti dalla mem- brana del neurone, ne alterano la fluidità, rendendola più rigida e perciò riducendo l’attività funzio- nale. Importante è anche l’ap- porto con la dieta di alcune vita- mine ad azione antiossidante come la A, la E, la C e di alcune vi- tamine del gruppo B, tra cui la 6, la 9 (conosciuta anche come acido folico) e la 12, queste ul- time particolarmente coinvolte nell’apprendimento e nella me- moria.Un altro fattore protettivo dall’Alzheimer sarebbe, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer Disease da ricerca- tori dell’Università di Cambridge, l’allattamento che ridurrebbe notevolmente la quantità di pro- gesterone, ormone che desensi- bilizza i recettori cerebrali per gli estrogeni, i quali hanno un’im- portante azione di protezione del cervello dallo sviluppo di questa malattia. Inoltre i ricercatori ipo- tizzano che, poiché l’Alzheimer è legato all’insulino-resistenza a li- vello cerebrale, l’allattamento ri- duca il rischio per la malattia, grazie a un aumento della tolle- ranza al glucosio con il ripristino della sensibilità all’insulina ai li- MC RUBRICHE DICEMBRE 2014 MC 69 Acetilcolina : neurotrasmettitore utilizzato da diversi neuroni sia nel sistema nervoso centrale, che periferico ed autonomo come mediatore della trasmissione nervosa a livello delle si- napsi tra cellule nervose. Amiloide : materiale proteico a ridotto peso molecolare e in- solubile, depositato in sede extracellulare. Nel caso del- l’Alzheimer, la proteina β-amiloide si aggrega in ammassi che impediscono le comunicazioni tra le sinapsi dei neuroni cere- brali. Cellule staminali : nell’embrione sono cellule totipotenti, cioè capaci di differenziarsi in tutti i tipi di cellule presenti nell’or- ganismo e di dare origine a tutti i tessuti. Dopo la nascita, nei diversi tessuti rimane una certa quota di cellule staminali ca- paci di differenziarsi solamente nelle cellule del tessuto di appartenenza. Una discreta quantità di cellule staminali toti- potenti è contenuta all’interno del cordone ombelicale, la cui donazione da parte delle neomamme può rappresentare un grande aiuto per lo studio di nuove cure per molti tipi di pa- tologie, tra cui l’Alzheimer e il Parkinson. Glucocorticoidi : ormoni steroidei prodotti nella zona fascico- lata della corticale del surrene. Il cortisolo è il principale di questi ormoni. Ippocampo : è una delle parti più antiche del cervello e fa parte del sistema limbico. Svolge un importante ruolo nel trasferire le informazioni nella memoria a lungo termine e nella navigazione spaziale. dimensioni di quelle preesistenti, ma anche di formare neuroni a seguito dell’apprendimento di nuove nozioni. Inoltre, se in pas- sato il cervello è stato molto sti- molato, la malattia al suo esordio trova connessioni sinaptiche molto stabili e diversificate, ca- paci di resistere all’aggressione delle lesioni degenerative, con un allontanamento nel tempo del deficit cognitivo. Tutto può es- sere utile a tal fine, tanto le tera- pie che fanno rievocare il passato al malato grazie a foto, oggetti, film familiari, quanto la stimola- zione sensoriale grazie alle arti quali il disegno, la pittura, la mu- sica ed il teatro. Fondamentali per questi malati sono l’affetto e la vicinanza dei loro cari, per ten- tare di farli uscire dall’isolamento in cui la malattia li fa cadere ogni giorno di più. È però altrettanto importante promuovere una maggiore sensibilità sociale sul- l’Alzheimer, facilitarne il percorso diagnostico ed effettuare investi- menti nella ricerca scientifica, ma anche supportare la gestione del malato in casa e favorirne l’ac- cesso in contesti sociali protetti e dedicati a questa patologia. Rosanna Novara Topino (fine prima parte) Mendelismo o eredità mendeliana : modalità di eredità ba- sata sulla trasmissione dei geni localizzati sui cromosomi. Neocorteccia : è quella parte di corteccia cerebrale con svi- luppo filogenetico più recente. Nell’uomo è il 90% del to- tale della superficie cerebrale. È la sede delle funzioni di ap- prendimento, linguaggio, memoria, concentrazione. Riceve le informazioni provenienti dai recettori degli organi di senso, preventivamente smistate dal talamo, ma il 75% delle sue connessioni si formano tra aree diverse della stessa corteccia. Radicali liberi : si tratta di un’entità molecolare ad alta reatti- vità e vita molto breve formata da uno o più atomi, che pre- senta un elettrone spaiato, capace di legarsi ad altri radicali o di sottrarre un elettrone ad altre molecole vicine. A contatto con le cellule possono causare molteplici danni perché reagi- scono facilmente con carboidrati, proteine, lipidi e acidi nu- cleici compromettendone spesso la funzione. Sistema limbico : è la parte più antica del cervello ed è for- mato dalla porzione di corteccia cerebrale localizzata sulla faccia mediale degli emisferi cerebrali, a ridosso del tronco cerebrale. Questo sistema interviene a modulare lo stato affettivo, l’ansia, le reazioni di paura, l’aggressività, il com- portamento alimentare e quello sessuale. Tramite il si- stema nervoso autonomo, influenza il funzionamento di vari organi come cuore, vasi sanguigni, colecisti, intestino e vescica. Glossario essenziale
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