Missioni Consolata - Dicembre 2014
TAnzAnIA Testo e foto di FRANCESCO COSENTINI T eddy Davis, è originaria di Moshi, nel Nord del Tanza- nia, si è trasferita a Baga- moyo dove ha inaugurato la Smoke House Store : una piccola azienda a gestione familiare. Fino a qualche anno prima dirigeva un piccolo fast food , ma gli affari non andavano bene e, complice la ne- cessità di cercare nuovi stimoli, ha deciso di creare qualcosa di originale: il vino di choya . Vino dai petali di un fiore Rimboccatasi le maniche, si è de- dicata a coltivare la terra. Teddy è determinata e ottimista, senza falsa modestia ammette di non essere una brava contadina: sop- perisce con l’impegno. In origine coltivava ananas, ma i ripetuti furti notturni l’hanno presto sco- raggiata, e la necessità di trovare in fretta una soluzione le ha ac- ceso la lampadina: «A nessuno verrebbe in mente di rubare un fiore!». La pianta di choya cresce spontanea e selvaggia in molte zone del Tanzania. Gli inglesi la chiamano roselle o red sorrel , il suo nome scientifico è hibiscus sabdariffa , ai più è nota semplice- mente come karkadè . Inutile al ladruncolo di turno, redditizia e gustosa dopo un’adeguata lavo- razione. Il succo di karkadè è ap- prezzato come bevanda da gu- stare fredda o come tisana calda. Fonti storiche ricordano che in Italia, durante il periodo fascista, nonostante vigesse l’obbligo di consumare solo prodotti italiani, l’uso di karkadè era abituale in quanto prodotto delle colonie ita- liane d’Etiopia ed Eritrea (karkadè deriva da karkadeb , termine dia- lettale etiope che indica la pianta dell’ibisco). Fin qui nulla di nuovo quindi, se non fosse che Teddy, dai petali di questo fiore, ha iniziato a pro- durre vino e marmellate. TrA fIOrI e un TOccO DI PILI PILI DAL KARKADÈ, IL BAGAMOYO WINE A Bagamoyo, località tanzaniana sull’Oceano Indiano il cui nome significa «deponi il tuo cuore», per ricordare gli schiavi che da lì partivano verso i paesi arabi fino alla fine del XIX secolo, una donna, Teddy Davis, compie la sua lotta quotidiana per l’emancipazione: ha fondato una piccola attività agroalimen- tare. I suoi prodotti sono una miscela di fiori, creatività e impegno sociale. © Af MC / L Anataloni
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