Missioni Consolata - Dicembre 2014

est africa di ANGELA TREBESCHI «A ll’età di sei anni vo- levo fare il dot- tore». Giorgio mi raccontava spesso di quel sogno che piano piano era diventato realtà. Frequentò l’uni- versità di Bologna e nel 1967 si laureò in medicina e chirurgia. Poi si specializzò in anestesia e in chi- rurgia vascolare. Aveva sempre avuto la sana ambizione di diven- tare un bravo medico, ma non era solo una questione di lavoro. Era un modo etico di intendere la pro- fessione e anche la propria vita. E non a caso guardava a modelli di grandi medici come i pionieri Al- bert Schweitzer (1985-1965) a Lambaréné in Gabon e Giorgio Ambrosoli (1923-1987) in Uganda. l’africa in ospedale Ma fu solo a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, quando Giorgio la- vorava nel grande centro ospe- daliero Malpighi di Bologna, che l’Africa fece irruzione con forza nella sua vita. In quel tempo molti eritrei arrivavano a Roma e in Emilia Romagna per farsi cu- rare. Erano profughi in fuga dalla lunga guerra con l’Etiopia. Al Malpighi, Giorgio ebbe l’oppor- tunità di confrontarsi a lungo con loro, e si appassionò alla loro causa. Una causa che la- sciava molti morti e feriti dietro di sé. E così accettò la proposta di partire per quella terra: un luogo lontano, sconosciuto e in guerra che non aveva ancora isti- tuzioni statali. Partì verso un continente pieno di difficoltà, l’Africa, con quel co- raggio che lo ha sempre contrad- distinto e con il desiderio di aiu- tare gli altri. la storia di un medico con il sogno di curare i più poveri ed esclusi. la storia di quel sogno che si realizza oltre le aspettative tra eritrea, Kenya e tanzania. e del sogno di chi gli è stato accanto fino al- l’ultimo. il dottor giorgio giaccaglia raccontato con passione da sua moglie, compagna di una vita dedicata agli altri. il ricordo emozionato di un uomo che realizzava i suoi sogni STORIE AFRICANE DI UN CHIRURGO ATIPICO

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