Missioni Consolata - Dicembre 2014
minuti ogni mattina dal lunedì al venerdì: Pa- lavra de vida (Parola di vita). Padre Gian- franco Graziola af- fronta invece le tema- tiche sociali nel pro- gramma Justiça e paz (Giustizia e pace). La diga «Bem Querer» Da tempo a Roraima si discute della costruzione sul Rio Branco della centrale idroelettrica deno- minata Bem Querer , che significa «Ben Volere», un nome che suona ironico, considerando la grande opposizione che l’opera sta incon- trando tra la popolazione locale. La centrale rientra nel Pac2 ( Plano de Aceleração do Crescimento , Piano di accelerazione della cre- scita) del governo brasiliano e do- vrebbe sorgere a Caracaraí, 125 chilometri da Boa Vista, in prossi- mità delle rapide ( Corredeiras do Bem Querer ) dichiarate sito ar- cheologico dall’«Istituto del patri- monio storico e artistico nazio- nale» (Iphan) 2 . La sua costruzione avrebbe effetti pesanti su popola- zioni, ambiente e clima. Poiché Rádio Monte Roraima ha tra i suoi obiettivi dichiarati la di- fesa dell’ambiente, chiediamo un parere a Janaina. «Il Rio Branco - spiega la direttrice - è il nostro fiume, quello dove tutti noi fac- ciamo il bagno. Oggi il progetto della diga lo pone in un pericolo serio. Per questo moltissimi si stanno unendo per cercare di fer- mare quest’opera, a cominciare dal movimento Puraké 3 , che è an- che il nome di una nostra trasmis- sione. Noi contestiamo che tutto sia stato fatto in segreto, senza un coinvolgimento delle persone che diffondere informazione, forma- zione e intrattenimento con qua- lità, etica e imparzialità. Contri- buire al progresso sociale, cultu- rale, artistico e religioso della so- cietà». La creazione di RádioMonte Ro- raima non è stata né facile né ra- pida. Sulla necessità di disporre di un mezzo d’informazione aveva infatti iniziato a ragionare mons. Aldo Mongiano, vescovo di Ro- raima dal 1975 al 1996. «Negli ultimi anni a Roraima - scrive Mongiano nella sua auto- biografia -, pensai che una radio sarebbe stata utile per la Diocesi, affinché costituisse un’alternativa ai mezzi di comunicazione locali, totalmente nelle mani del potere politico. Parlai con persone com- petenti che mi suggerirono di co- stituire una fondazione culturale educativa, che sarebbe stata re- sponsabile della radio, senza esporre la Diocesi ed il vescovo agli attacchi degli ascoltatori» 1 . Nel febbraio del 1991 la diocesi di Roraima costituisce la «Fonda- zione educativa culturale Giu- seppe Allamano», che tra i suoi obiettivi ha anche la radiodiffu- sione. Finalmente, 12 anni dopo, il 29 dicembre del 2002, nasce «Rá- dio Monte Roraima Fm 107,9». Oggi l’emittente è una realtà con- solidata forte di un numero cre- RORAIMA (continua a pagina 57) # In alto : il logo di Rádio Monte Ro- raima. A sinistra : un bimbo mostra una bandiera del movimento per il salvataggio del Rio Branco. Pagina accanto : padre Gianfranco Graziola negli studi di Rádio Monte Roraima, dove conduce la rubrica Justiça e paz . scente di ascolta- tori. Il suo diret- tore è una gio- vane giornalista di nome Janaina Souza. «Nella ra- dio la maggio- ranza dei collabo- ratori sono uomini e dunque avere un di- rettore donna è una sfida ancora maggiore», ci dice con un sorriso. Non soltanto informazione Con la formazione e l’intratteni- mento, l’informazione è uno dei tre pilastri della programmazione di Rádio Monte Roraima. Ci sono due radiogiornali al giorno - Jornal da manhã e Jornal da tarde - pro- dotti da un piccolo gruppo di gior- nalisti. Inoltre, l’emittente tra- smette un notiziario nazionale ( Jornal Brasil hoje ) in collega- mento con Rádio Aparecida , un’e- mittente di San Paolo che lo pro- duce per la Rede Católica de Rá- dio , un network di radio cattoliche brasiliane. «Oltre ai radiogiornali - spiega Ja- naina -, abbiamo programmi edu- cativi e culturali, ma anche di in- trattenimento. Siamo inoltre l’u- nica radio dello stato che ha un programma per bambini, Cantinho da criança (L’angolo dei bambini), trasmesso il sabato. Il lunedì ab- biamo invece un programma, A voz dos povos indígenas (La voce dei popoli indigeni), dedicato agli indigeni». Dom Roque Paloschi, vescovo di Roraima, ha un programma di 5
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