Missioni Consolata - Dicembre 2014

DICEMBRE 2014 MC 33 esperienza diretta vedendola riflessa nelle esistenze degli altri, era la conseguenza di una vita buona, vis- suta bene, con sacrificio, determinazione, fede, per- severanza. Dio lancia il seme, e questo cade in una terra più o meno fertile. Nel vostro caso terra ferti- lissima, perché preparata, lavorata, concimata quo- tidianamente con la pazienza e anche la fatica del contadino. Niente di eccezionale, verrebbe da dire, una santità alla portata di tutti, fatta di piccoli gesti buoni ripetuti nel tempo. È la santità di tante nostre A Giuseppe Cafasso devi sicuramente molto di più, pur avendolo personalmente incontrato tutto sommato poche volte. Hai respirato sin da piccolo la sua presenza e hai sempre saputo e creduto di avere un «Santo zio» in fami- glia, al punto che quando è stata l’ora ti sei dedicato anima e corpo, fra mille altre cose, anche ai pro- cessi di beatificazione e canonizzazione, dando così alla Chiesa intera un modello di prete a cui ispirarsi. La santità che hai conosciuto tu, di cui hai fatto MC RUBRICHE # Bozzetto di David Ongaro per la chiesa di Maria Regina delle Missioni in Torino: il beato Giuseppe Allamano con i suoi santi. Da sinistra a destra: s. Chiara regge con lui il quadro della Consolata, s. Ignazio di Loyola, s. Caterina da Siena, s. Giovanni Bosco, s. Francesco di Sales, s. Teresa d’Avila, s. Francesco, s. Teresina di Gesù Bambino, s. Fedele da Sigmaringen, s. Giuseppe Benedetto Cottolengo, s. Francesco Saverio e s. Giuseppe Cafasso, suo zio.

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