Missioni Consolata - Dicembre 2014
ITALIA di LUCA LORUSSO piccolo libro dal titolo Dono , che parla proprio di questo dilemma, e abbiamo conversato con il suo autore: don Roberto Repole, classe 1967, sacerdote della diocesi di Torino che inse- gna alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e che, dal 2011, è pre- sidente dell’Associa- zione teologica ita- liana. Cominciando da Babbo Natale Il primo capitolo del libro di Repole si apre proprio con il rac- conto dell’attesa di una bimba per il suo regalo di Na- tale, e pone subito al lettore una domanda piuttosto provocatoria: il rito dei doni a Natale è una furba trovata del capita- lismo consumista, oppure è, al con- trario, una spina nel fianco del materialismo? Il rito dei doni a Natale è una furba trovata del capitalismo consumista, oppure, al contrario, una spina nel fianco del materialismo? UNA CONVERSAZIONE COL TEOLOGO ROBERTO REPOLE SENZA DONO, CHE NATALE È? © Piergiorgio Pescali D opo il lungo mese di Novembre, quello in cui le giornate si accorciano dra- sticamente e inizia a fare freddo, in cui si sente una certa malinconia, ecco finalmente Di- cembre, il mese del Natale. Si accendono le luci colorate per le strade, in casa si crea spazio per il presepe e l’albero, quotidia- namente i bimbi aprono le fine- strelle del calendario dell’Av- vento dietro cui si nascondono dei poco sobri cioccolatini. Chi ha una vita spirituale si confronta con la realtà dell’incarnazione di Dio, con le figure di Maria, Giu- seppe, Gesù bambino, Elisabetta, e così via. E si pensa ai regali. Spesso, proprio riguardo ai regali, capita di sentire una lotta inte- riore: la spinta spontanea al dono si scontra con la sensazione di es- sere usati dal mercato, di ren- derci complici della riduzione del Natale, delle nostre relazioni, del mondo intero a una corsa consu- mistica. Ci è così tornato alla mente un JD Hancock/Flickr.com
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