Missioni Consolata - Dicembre 2014
particolarmente a disagio, sorge uno dei più grandi centri commer- ciali sotterranei d’Europa. Con tre piani di negozi e ristoranti lo Sto- litsa shopping mall è il posto più amato dai consumatori compulsivi di Minsk. Ma è un posto a modo suo democratico, perché non ti chiede un rublo per ammirare le sue vetrine, i suoi pavimenti di marmo, i suoi ascensori di vetro e i suoi bagni con la musica di sot- tofondo. Tre piani più sopra, in su- perficie, la vita vera scorre sotto forma di un ingorgo di macchine e anziane signore che gettano molli- che di pane ai colombi, come a ri- cordare che ci sono due città e due mondi, uno sotterraneo e uno che si sforza di vivere ogni giorno alla luce del sole. Eppur si muove Non sono solo un paio di palazzi stravaganti e qualche grattacielo a fare della Bielorussia un paese che guarda al futuro. Nonostante tutto, nonostante la profonda crisi, un’economia rigida e poco competitiva, gli ostacoli posti al- l’impresa privata e l’arretratezza dell’industria, c’è una Bielorussia tecnologica che cerca di venire fuori come un germoglio dall’a- sfalto. Non lontano dal dodecae- dro luminescente della biblioteca sorge un complesso molto più so- brio ma decisamente più all’avan- guardia. Il Belarus Hi-Tech Park ambisce a essere una specie di Sili- BIELORUSSIA mani pubbliche e che Lukašenka ha sempre fatto della lotta ai su- per ricchi una sua bandiera. In questo la Bielorussia non fa alcuna differenza con altri stati post so- vietici come la Russia stessa o l’U- craina. Benché, però, una cerchia di miliardari ruoti attorno al capo del paese, non si può propria- mente parlare di oligarchi. Gli oli- garchi russi e ucraini hanno soldi e potere, i super ricchi bielorussi hanno tanti soldi, ma il potere è saldo nelle mani di batka . Davanti al palazzo del presidente, sotto un Lenin che non sembra # In basso : un’anziana babushka con la propria bicicletta in un villaggio nella regione di Br ĕ st. Sotto : due compaesani di Lukashenka, nel vil- laggio natale del presidente, Kopys’, vicino Orsha. S CHEDA O BC O SSERVATORIO B ALCANI E C AUCASO N ato nel 2000, con sede a Ro- vereto (Trento), l’«Osservatorio Bal- cani e Caucaso» (Obc) si occupa dei paesi del Sud-Est europeo e di quelli appartenenti all’area post-sovietica. Segue in totale 26 stati attraverso 50 corrispondenti in loco, che vanno ad aggiungersi a giornalisti, ricercatori e studiosi. L’approccio di lavoro è multi- mediale e multilingue. Il suo portale web raggiunge un pubblico di oltre 130.000 visitatori unici ogni mese. Ol- tre ai riconosciuti meriti d’informa- zione e ricerca, l’Obc presenta altre due peculiarità di rilievo: è finanziato da entità pubbliche (in primis, dalla Provincia autonoma di Trento) e lavora in modalità Copyleft. Sito: www.balcanicaucaso.org Q uesta è la quarta puntata della col- laborazione tra Obc e MC, dopo quelle su Transnistria (luglio 2014), Moldavia (ottobre 2014) e Cecenia (no- vembre 2014). con Valley bielorussa, un incuba- tore di giovani menti informati- che che lì hanno la possibilità di sviluppare le proprie idee. Qual- cosa come 140 imprese ad alto contenuto tecnologico sfornano software e servizi informatici per clienti sparsi in 50 paesi. E atti- rano persino soldi dall’estero. Il merito del Belarus Hi-Tech Park non è solo di un guizzo di lungimi- ranza dei consiglieri di Lukašenka, ma anche e soprattutto di una generazione di giovani che as- sorbe il meglio di un sistema d’i- struzione (con molte pecche) e che si dà da fare per essere al passo con i coetanei dei paesi più avanzati. Visto da qui, il mondo di Marat sembra lontano anni luce, e forse lui lo sa. Per questo alla sera, quando alza un po’ il gomito, va fuori sotto un cielo stellato e lan- cia il suo grido ai satelliti artifi- ciali: «Sputnik!». Danilo Elia © lya Kuzniatsou / Belarusproductions com © lya Kuzniatsou / Belarusproductions com
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