Missioni Consolata - Ottobre 2014
MONDO DISTRUTTORI DI CHIESE I l Pew Research Center , l’orga- nizzazione statunitense specia- lizzata nel monitorare sintomi e zone critiche della situazione reli- giosa nel mondo, ha compiuto uno studio sul comportamento dei go- verni riguardo alla demolizione di edifici sacri. Lo spunto alla ricerca è stato dato dalla distruzione, or- dinata dal governo cinese, di nu- merose chiese in luoghi diversi del grande paese. L’attenzione dei media focalizza questa nuova for- ma di persecuzione dei cristiani, ma lo studio mette in luce che non si tratta solo della Cina, e che il bersaglio non è circoscritto ai cri- stiani. È un campo che comprende non solo la distruzione delle chie- se o dei luoghi di culto, ma anche le incursioni della polizia durante i raduni di preghiera, e il sequestro di materiale religioso o dedicato al culto. Sono almeno 34 i paesi del mondo in cui il governo ha dan- neggiato in varie maniere le pro- prietà di gruppi religiosi (i dati so- no riferiti al 2012). Queste azioni sono più comuni nel Medio Orien- te e nelle regioni dell’Africa set- tentrionale (in sette paesi sui venti della regione). In America, questi fenomeni sono meno frequenti. (Vatican insider) USA LA SUORA CON GLI SPERONI L’ arcivescovo di Santa Fè ha ini- ziato la causa di beatificazione di suor Blandina, paladina di ispa- nici e indiani d’America. Nel Far West la sua storia ha il sapore del mito. Al secolo Rosa Maria Segale, suor Blandina, è nata a Cicagna in Liguria nel 1850. A 4 anni è arriva- ta con la famiglia a Cincinnati e a 18 anni è entrata tra le Sorelle del- la Carità di Cincinnati. Ha fondato numerose scuole nella regione e l’ospedale di St. Joseph. Ma sono state le sue avventure con i banditi del vecchio West che l’hanno resa nota nella cultura popolare. Mis- sionaria in Colorado, la «suora con gli speroni», come veniva chiama- ta, si è battuta contro la pratica del linciaggio con cui all’epoca si face- va giustizia sommaria nella regio- ne e ha avuto frequenti contatti con i banditi di cui ha colto sempre gli aspetti umani. Ha conosciuto per- sonalmente Billy the Kid di cui ha scritto che «poteva scegliere la via giusta ed invece scelse la sbaglia- ta». E quando ha saputo che un componente della sua banda era stato ferito gravemente e lasciato solo a morire in una baracca, è an- data da lui e gli ha detto duramen- te: «Vedo che con la testa dura che ti ritrovi non riuscirebbero ad am- mazzarti neppure con un colpo alla testa». Quindi l’ha curato e salvato. (Vatican insider) THAILANDIA IL VESCOVO CONTADINO «C erco di capire gli agricoltori e di promuovere al contem- po gli insegnamenti della Chiesa cattolica nel sociale perché anche i contadini possano contribuire al bene comune delle famiglie e del- la nazione». Così mons. Francis Xavier Vira Arpondratana, vescovo di Chiang Mai, racconta la sua e- sperienza diretta nei campi, ac- canto ai contadini. Il prelato della diocesi settentrionale della Thai- landia, area in prevalenza agricola e abitata da tribù montane, ha vo- luto mettersi in gioco in prima persona, accanto al suo «gregge» a conferma dell’importanza dell’a- gricoltura nell’area. Il lavoro nei campi del vescovo è stato fonte di ispirazione, tanto per gli agricolto- ri quanto per i catechisti della dio- cesi, e ha contribuito a sviluppare un senso profondo di solidarietà e collaborazione tra i locali e i grup- pi etnici. «Dobbiamo far capire al- la nostra gente - dice il vescovo - che c’è bisogno di aiuto reciproco a livello locale, non di ricevere so- stegno dall’esterno». (Vatican insider) D i fronte all’intensificarsi degli attacchi rivendicati dalle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Co- lombia) che hanno innescato nuove critiche ai colloqui di pace in corso all’Avana, il presidente co- lombiano, Juan Manuel Santos, ha ammonito: «Se continuate così, il processo potrebbe conclu- dersi». Parole respinte da mons. Luis Augusto Castro Quiroga, Imc, presidente della Conferenza episco- pale colombiana il quale ha ribadito che gli ultimi avvenimenti non devono mettere fine al cammino verso la riconciliazione. Il presule si è poi rivolto direttamente alle Farc, ma anche all’Esercito di Liberazione Nazionale (Eln), chiedendo a en- trambi di non mettere in atto simili dimostrazioni di forza, poiché il paese cerca la pace attraverso il dialogo. La chiesa colombiana collabora attiva- mente alla ricerca della pace facen- dosi mediatrice tra governo e Farc. Il 16 agosto mons. Castro ha accompa- gnato a Cuba una delegazione di vit- time della guerra civile chiamate a partecipare ai colloqui di pace. (Fides) COLOMBIA: NON FERMARE LA PACE OTTOBRE 2014 MC 9 La Chiesa nel mondo # In alto a sinistra: le tre suore saveriane assassinate in Burundi. A destra: mons. Luis Augusto Castro Quiroga impegnato in prima persona per la pace.
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