Missioni Consolata - Ottobre 2014

DOSSIER MC ECO&MISSIO LA LEZIONE DEI POPOLI INDIGENI IN AMERICA LATINA BUEN VIVIR LAVITA INARMONIA DI L UIS V ENTURA F ERNÁNDEZ CON IL CONTRIBUTO DI J OSÉ A ULETTA I popoli andini del Sud America ci stimolano con la proposta di un modello di vita in continua elaborazione. Il Sumak Kawsay , ovvero la vita in pienezza, armonia ed equilibrio con ambiente e comunità. Una «parola vitale, contenuta nella profondità di tutti gli esseri». Elementi tenuti in conto nella teologia indigena e in coerenza con alcune conferenze ecclesiali continentali. L a diversità delle forme di vita è uno dei mi- steri più profondi che ci accompagnano ogni giorno. Contemplare questa pluralità ci risveglia i sensi e ci permette una comu- nione sempre più profonda. Perché, alla fine, una vita e le altre si relazionano, si alimentano e si proteggono. Il problema è che, normalmente, non siamo coscienti di questa convivenza e di questa connessione permanente nella rete che formiamo con le altre forme di vita. Negli ultimi 50 anni è cresciuta in tutto il mondo la preoccupazione per le questioni ambientali. I limiti del modello di sviluppo modernista-capitalista sono ormai chiari agli occhi di tutti. Leonardo Boff (teo- logo brasiliano, ndr ) dice che ci sono molte cause che ci hanno portati alla attuale crisi ecologica, però è necessario trovare la causa ultima. Secondo lui, essa è la rottura del legame basico che l’essere umano ha introdotto, alimentato e perpetrato con l’Universo e con il suo creatore. L’uomo ha rotto la solidarietà naturale tra gli esseri viventi e ha voluto prendere il posto di Dio. Modernismo perverso Certamente, questa civiltà del capitale, imposta come unica strada possibile, generatrice di esclu- sione e disuguaglianze, provoca rotture fonda- mentali. Ci «scollega», nel senso che ci disimpe- gna, e ci allontana nelle nostre relazioni. E lo fa in tre dimensioni essenziali: 1. Da un lato scollega l’essere umano dalla terra e dalle altre forme di vita, dall’ambiente, dalla Crea- zione. Rompe la relazione di comunione che l’es- sere umano ha con la Creazione e crea altre rela- zioni segnate da utilitarismo, profitto e produtti- vità. Le altre forme di vita (foreste, piante, legno, animali, ecc.) e le loro fonti (acqua, atmosfera, suolo) diventano mezzi di produzione e merci. Si vendono le foreste, si specula sopra il valore del- l’acqua o si privatizza la terra per permettere il gioco macabro dei prezzi degli alimenti nel mondo. La logica del mercato ci «dis-impegna» ri- spetto alle altre forme di via. © Marco Bello

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