Missioni Consolata - Ottobre 2014
TANTE OMBRE SUL DOpO KARZAI ANCORA E SEMPRE TALIBAN AFGHANISTAN Testo e foto di PIERGIORGIO PESCALI popolo afghano venne informato che il momento determinante sa- rebbe arrivato nel 1979, quando le truppe sovietiche varcarono il confine da Nord per guarire l’al- leato dalla dipendenza dall’oppio religioso. Ancora una volta l’anno risolutivo venne spostato al 1989, quando gli afghani osservarono le stesse truppe sovietiche ripercor- rere a ritroso la strada che dieci anni prima avevano calpestato con tanta spavalderia. Quando anche il 1989 si rivelò un bluff, venne annunciato che la ri- nascita della nazione avrebbe avuto inizio nel 1992, allorché mi- gliaia di afghani accolsero le truppe di Massud a Kabul nella speranza che portassero la pace. La capitale, che era rimasta in- Q uesto 2014 sarà l’anno decisivo per la storia af- ghana, o almeno è questa la sensazione che viene trasmessa dai principali attori po- litici e militari operanti nel paese. Allo stesso modo era stato defi- nito decisivo il 1973, quando il re Zahir Shah fu detronizzato dal principe Mohammed Daud e la monarchia venne trasformata in repubblica. Mentre la corruzione dilagava, fu la volta del 1978 a essere dichia- rato anno della svolta, con un «Partito democratico del popolo afghano» che diede avvio a una riforma laica del paese. Ma il laici- smo non piacque ai gruppi isla- mici che iniziarono a organizzare una resistenza armata. Allora il Le lunghissime elezioni presidenziali hanno evidenziato (ancora una volta) la divisione etnica del paese. Davanti al costoso fallimento dell’intervento occi- dentale e all’espan- sione dei campi di oppio, in Afghanistan a vincere sono sempre i Taliban, sebbene anch’essi divisi in vecchi e nuovi gruppi.
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