Missioni Consolata - Ottobre 2014

O OBR 20 MC 15 sboscati, messi a pascolo o semi- nati. I monaci interpretarono quel nome come nuova luce, «nova lux», a indicare che il loro mona- stero, fondato dai Franchi nel 726, era luogo di fede e di cultura per tutti coloro che passavano dal colle del Moncenisio e venivano in Italia: commercianti, eserciti, gente comune, montanari, conta- dini e pellegrini. Fu perciò a partire dalla Novalesa che la Consolata divenne simbolo di luce, simbolo che nel Vangelo di Giovanni è soprattutto riferito al Cristo, luce del mondo. Il cronista di Novalesa narra tutta una serie di miracoli mariani. Uno in particolare ricorda come la Consolata sia colei che prega «per i peccati di tutti i popoli», cioè luce delle genti. In un altro miracolo, la Madonna comparve nottetempo al vescovo di Vercelli Leone (999-1026) e gli disse: «Io sono Maria, la madre di Dio, sal- vatore del genere umano». Alla luce degli occhi, ossia della fede, fa riferimento anche il racconto del cieco di Briançon (1104 ca.), che dalla Val Susa venne a Torino per riacquistare la vista, ossia la luce. Il racconto ha poco o nulla di storico, ma in se stesso è un simbolo di luce. Il cieco riacquista la vista, come il «cieco nato» del Vangelo di Giovanni, ma qui la ot- tiene per intercessione della Ver- gine Consolatrice. Luce per le «genti» È per questo che i missionari della Consolata, fondati dal beato Giu- seppe Allamano nel 1901, hanno scelto come motto della loro isti- tuzione: Et annuntiabunt gloriam meam gentibus , un motto preso da Isaia, ma applicato alla Conso- lata: «Annunceranno la mia gloria alle genti», e la gloria di Maria è Cristo. Giampietro Casiraghi zione anche per gli altri. Un te- soro non lo si può tenere nasco- sto nel chiuso del proprio egoi- smo. Un proverbio della Polinesia dice: «Innamorati di tutto e tutti si innamoreranno di te». Se non sai che cos’è l’amore, come po- trai innamorarti e fare innamo- rare gli altri alla tua fede, al tuo Dio e alla madre del tuo Dio, la Consolata? Il modo migliore per amare Dio è amare molto a par- tire da Lui. La Consolata è luce Infine, un ultimo significato, quello del simbolo della luce. Come abbiamo visto, la devo- zione alla Vergine Consolatrice prese l’avvio dai monaci di Nova- lesa, che fuggirono dalla valle per la presenza delle scorrerie sara- cene e andarono a Torino nella chiesa di S. Andrea. Novalesa è un termine che indica luoghi messi a nuova coltura, i novali , di- MC ARTICOLI © Af MC / Daniel 2014

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