Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014
AGOSTO-SETTEMBRE 2014 MC 9 INdIa di PIERGIORGIO PESCALI S i racconta che Gandhi abbia detto che si può giudicare una società dal modo in cui essa tratta gli animali. Pan- dit Jawaharlal Nehru, il primo presidente dell’India, nonché amico dello stesso Gandhi, ag- giunse, anni dopo, che il livello di civiltà di una nazione si pesa mi- surando i diritti che questa rico- nosce alle donne. Se dovessimo parametrare l’evo- luzione della società indiana se- condo i criteri proposti dai suoi due più illustri fondatori il risul- tato sarebbe decisamente nega- tivo. Nonostante da più parti si continui a descrivere la nazione asiatica come la più grande de- mocrazia al mondo, il rapporto «The Rise of the South: Human Progress in a Diverse World», re- datto nel 2013 dell’Undp ( United Nations Development Pro- gramme ), ha posto l’India al 136° posto su 186 nazioni nella classi- fica dell’indice dello sviluppo umano. Particolarmente allarmante è la condizione della donna; in questi ultimi anni nelle tre nazioni nate dal retaggio del colonialismo bri- tannico - India, Pakistan e Bangla- desh - i casi di violenza nei con- fronti del sesso femminile si sono moltiplicati. le complicità della polizia Attacchi con acido, violenze, stu- pri e omicidi hanno attirato l’at- tenzione dei media internazio- nali, mentre le dichiarazioni miso- gine di molti politici indiani, paki- stani e bengalesi, sommate alla complicità della polizia con i cri- minali, hanno dato alle notizie quel tocco di licenziosità suffi- ciente a trasformarle in sensazio- nalismi di largo seguito conditi di pettegolezzi e stereotipi. In Italia, alcune testate giornalisti- che si sono lanciate in iperboli in- credibili per agganciarsi alla vi- cenda dei marò dipingendo l’in- tera classe politica indiana, e a volte la stessa cultura, in termini dispregiativi. Se ne è parlato con clamore sol- tanto nei mesi scorsi, eppure la violenza contro le donne non è STUPRI, omIcIdI, vIolENzE SENza fINE « DONNA , ÈCOLPA TUA » # In alto : Aishwarya Rai, già «Miss Mondo», è una delle stelle di Bollywood, la gigantesca industria cinematografica dell’India. Negli ultimi mesi sui media internazionali c’è stato uno stillicidio di notizie su stupri, omicidi e orrori ai danni di bambine e donne. Sistemi patriarcali, maschilismo, sotto- missione: il fenomeno ha radici profonde. In India come in molti altri paesi. Una realtà di violenza che va con- dannata senza però farsi fuorviare dal sen- sazionalismo giornali- stico e dagli stereotipi. E magari andando a leggere le statistiche. Secondo le quali...
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