Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014
AGOSTO-SETTEMBRE 2014 MC 81 In ogni caso alcune culture native erano impregnate in maniera viscerale di tradizioni fortemente contra- rie al Vangelo e questo ha costituito un serio ostaco- lo alla diffusione del messaggio evangelico in Asia e in Oceania. Confermi questa tesi? Sì, perché gli stregoni di varie isole vedevano nei missiona- ri dei concorrenti e quindi delle persone che insidiavano il potere che loro avevano sulle coscienze e sulle comunità indigene, per questo li osteggiavano in tutti i modi. Ricor- diamo che il grande navigatore Ferdinando Magellano fu ucciso proprio dai tribali in una di queste isole. Ma i missionari gesuiti avevano una strategia vin- cente, o no? I gesuiti erano semplicemente geniali, coinvolgevano nell’evangelizzazione soprattutto noi giovani, studiava- no le lingue del posto, arrivando a parlarle perfettamen- te e, per la prima volta nella nostra storia, a metterle per iscritto utilizzando i caratteri latini. Per questo pro- prio nelle stazioni missionarie che avevano creato nelle Filippine, accoglievano coloro che intendevano aiutarli nell’opera di evangelizzazione, li formavano adeguata- mente e davano loro un’istruzione di prim’ordine, di modo da preparare anche dei preziosi collaboratori nel catecumenato e nell’evangelizzazione degli adulti. a cura di Mario Bandera 4 chiacchiere con... 24. SAN PEDRO CALUNGSOD Pedro Calungsod Bissaya, originario della regione di Visayas, nacque nel 1654 a Ginatilan (Isola di Cebu) nell’arcipelago delle Filip- pine. Fin da adolescente collaborò con i Missionari Gesuiti . Ben presto divenne catechista mettendosi al servizio dell’evangeliz- zazione che i discepoli di Sant’Ignazio di Loyola avevano avviato nelle nuove terre scoperte dalla Spagna. Fu martirizzato il 2 aprile 1672 con il gesuita spagnolo Padre Diego De San Luis Vitoris, nel- l’isola di Guam - arcipelago delle Marianne - dove aveva accompag- nato il missionario per fargli da interprete con le comunità indigene sparpagliate nell’immensa vastità dell’Oceano Pacifico. Il messaggio evangelico fu accolto con semplicità ed entusiasmo dai nativi delle Filippine. Alcune tribù, però, sobillate dai loro stregoni e da chi si opponeva alla Buona Novella, si opposero attivamente ai missionari e aizzarono anche le tribù che avevano accolto i mission- ari a rivoltarsi contro di essi cercando con ogni mezzo di impedirne l’azione, e arrivando persino a utilizzare metodi cruenti e criminali. Nonostante ciò, i missionari non vennero mai meno al loro impegno e continuarono la loro azione di promozione umana e di evangeliz- zazione portando il messaggio di salvezza di Gesù Cristo fino alle isole più sperdute e remote. Il loro coraggio e la determinazione che li caratterizzavano non furono vani. Oggi le Filippine sono l’unico s- tato a maggioranza cattolica del continente asiatico. Caro Pedro, se non vado errato, tu sei uno dei mi- gliori frutti dell’opera di evangelizzazione che i mis- sionari hanno compiuto nelle Isole dell’Arcipelago delle Filippine. È vero, il messaggio del Vangelo arrivò a noi dall’Ameri- ca Latina perché i missionari che sbarcarono in Messico si avventurarono nell’Oceano Pacifico al seguito delle navi spagnole, approdando nel 1521 sulle coste delle nostre isole, chiamate da allora «Isole Filippine» in o- maggio al loro re Filippo. In un certo qual modo per gli spagnoli diventammo una propaggine del continente scoperto da Cristoforo Colombo. Infatti anche oggi molto del folklore e delle feste re- ligiose filippini assomiglia a quelli dei paesi di lingua spagnola dell’America Latina. Proprio così: oltre che asiatici, dal punto di vista della pra- tica religiosa, siamo anche un po’ «latinoamericani». Non è un caso che la fede cattolica, portata dagli spagnoli par- titi dalle coste messicane, abbia attecchito in maniera co- sì intensa e feconda nelle nostre Isole. Del resto la colo- nizzazione spagnola (durata oltre quattro secoli) ha inciso significativamente nella toponomastica, nella cultura e e addirittura nei notri patronimici, ossia nei nostri cognomi.
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