Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014

8 MC AGOSTO-SETTEMBRE 2014 niti con la reclusione fino a due anni. Questo «solleva la prospetti- va di arresti arbitrari e detenzione per coloro che desiderano conver- tirsi dal Buddhismo Theravada – la fede maggioritaria in Myanmar – a una religione minoritaria» af- ferma il forum delle Ong, che in- clude diverse organizzazioni di i- spirazione cristiana. (Fides) STATI UNITI 112 PROGETTI PER A.L. L a Conferenza dei vescovi degli Stati Uniti d’America ha annun- ciato lo stanziamento di 1,7 milioni di dollari per sostenere 112 pro- getti in America Latina e nei Carai- bi. I progetti sono di vario genere. Tra essi il sostegno alle organizza- zioni giovanili impegnate sul fronte della pace in Colombia; in Perù il sostegno ai seminaristi che pro- vengono da famiglie molto povere e dai gruppi etnici del paese; in Brasile i missionari riceveranno supporto per il loro lavoro con le comunità indigene nell’Amazzonia, e un grande aiuto sarà dato alla chiesa di Haiti. (Fides) CENTRAFRICA AIUTI AI MUSULMANI «L a fuga dei musulmani dal Centrafrica è un problema grave. Se non vogliamo che assi- milino i cristiani a quelli che han- no fatto loro del male, devono es- sere aiutati dai cristiani» afferma mons. Dieudonné Nzapalainga vescovo di Bangui, durante la sua visita ai musulmani sfollati a Ya- loké, una località a un centinaio di km dalla capitale della Repubbli- ca Centrafricana. Mons. Nzapa- lainga ha guidato personalmente il suo fuoristrada, facente parte di un convoglio di aiuti umanitari or- ganizzato dalla Chiesa cattolica a favore dei 600 rifugiati di Yaloké. Con lui c’era una delegazione di capi religiosi guidata dall’Imam di Bangui, Oumar Kobine Layama. Mons. Nzapalainga ha cercato di rassicurare gli sfollati: «Sono qui con l’Imam che ho accolto a casa mia durante cinque mesi. Non è sufficiente dire “bisogna vivere in- sieme”, ma occorre tradurre que- ste parole in atti concreti». (Fides) MYANMAR LEGGE ANTI-CONVERSIONE O ltre 80 organizzazioni della so- cietà civile di tutto il mondo chiedono al governo del Myanmar di archiviare la proposta di legge, in discussione nel paese, che po- trebbe limitare il diritto di sceglie- re liberamente la propria fede. Il progetto di «Legge sulla conver- sione religiosa» prevede un vero e proprio processo per ottenere il permesso ufficiale per convertirsi da una religione a un’altra. I fun- zionari dei dipartimenti governati- vi avrebbero il potere di decidere se un richiedente abbia esercitato o meno il libero arbitrio nella scel- ta di cambiare fede. Quanti chie- dono la conversione «con l’intento di insultare o distruggere un’altra religione» potrebbero essere pu- S uor Irene Stefani, missionaria della Consolata, sarà beata. Il 12 giugno Papa Francesco ha firmato il decreto che riconosce un miracolo compiuto per sua intercessione. Nata ad Anfo in Val Sabbia (Bre- scia) nel 1891, era entrata tra le missionarie della Consolata nel 1911. Partita per il Kenya alla fine del 1914, era stata destinata all’assistenza dei malati negli ospedali militari, e si era presa cura in particolare dei portatori locali. Dal 1920 poi svolse il suo ministero nella missione di Gekondi, dove spese le sue energie so- prattutto nel campo dell’educazione. Quando nel 1930 la zona fu colpita da un’epidemia di peste polmonare non si tirò indietro e proprio stando accanto agli ammalati contrasse il morbo che la portò alla morte il 31 ottobre 1930. I Kenyani che l’hanno conosciuta amavano ricor- darla come «Nyaatha», cioè lamadre piena di misericor- dia. Il miracolo attribuito alla sua intercessione si rife- risce alla moltiplicazione dell’acqua del fonte battesi- male della chiesa parrocchiale di Nipepe (Diocesi di Li- chinga, Niassa, Mozambico) in cui circa 260 persone si rifugiarono a causa della belligeranza tra le due fazioni Frelimo e Renamo, che seminavano devastazione e morte tutt’intorno. Era il gennaio del 1989. Fu invocata Suor Irene e si ebbe acqua sufficiente per tutti i rifugiati per tre giorni e mezzo, e non solo per bere, ma pure per rinfrescarsi dal sudore e per lavare una bambina nata in quella circostanza e chiamata Irene. Imc KENYA: SUOR IRENE BEATA La Chiesa nel mondo # Kenya: suor Irene Stefani nell’ospedale militare di Voi.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=