Missioni Consolata - Agosto/Settembre 2014
AGOSTO-SETTEMBRE 2014 MC 77 rifLeSSioNi e fAtti SuLLA Libertà reLigioSA NeL moNdo - 22 di Stefano Vecchia LibertàReligiosa INDONESIA: «IL PERICOLO CRISTIANO» Anche nella corsa elettorale per le presidenziali (di luglio 2014) il peso delle istanze islamiste si è fatto sentire. Se da un lato lo stato cerca di contrastare le derive estremiste più perico- lose, dall’altro sembra lasciare un po’ troppo margine a situazioni discriminatorie. Le minoranze religiose, tra cui il 10% di popola- zione indonesiana di fede cristiana, sono oggetto di campagne diffamatorie e violazioni di diritti. I n piena campagna elettorale per le presidenziali del 9 lu- glio (in corso nel momento in cui scriviamo), la politica di ispirazione confessionale si è po- sta di traverso lungo la strada di Joko Widodo (Jokowi), il candi- dato favorito, popolare governa- tore di Jakarta, in lizza contro Prabowo Subianto, ex coman- dante delle forze speciali dell’e- sercito. La minaccia degli islami- sti di togliere il sostegno al suo partito, il Partito democratico in- donesiano per la lotta (Pdi-P), ha inserito un elemento di incer- tezza nella corsa elettorale che prima era sembrata priva di osta- coli. A minacciare il boicottaggio è stato soprattutto l’alleato Pkb (Partito per il risveglio nazio- nale), braccio politico della mag- giore organizzazione di massa in- donesiana, il Nahdlatul Ulama (Nu), sottoposto all’influsso dei leader religiosi, scettici sull’a- genda sociale del candidato del Pdi-P, e sul suo programma in generale, in cui poco spazio tro- vavano le istanze religiose. Al programma laicista del Pdi-P, infatti, il Partito per il risveglio nazionale contrappone un’a- genda fortemente ispirata all’i- slamismo sociale che sempre più ricopre un ruolo di peso nelle di- namiche politiche nazionali. Le istanze del Nahdlatul Ulama , in- fatti, e quelle dell’altro grande movimento sociale islamista, la Muhammadiya , entrambi con decine di milioni di membri, sono difficilmente ignorabili da chi de- tiene il potere a Jakarta, e ancor più da chi intenda mantenerlo. © Natalie Bailey/ R N
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