Missioni Consolata - Luglio 2014
I l XXIII rapporto di immigrazione di Caritas e Migrantes (2013) riporta una notizia apparsa sul quotidiano la Repubblica nell’agosto dell’anno scorso: nella classifica dei cognomi più frequenti fra i residenti di Milano, Rossi e Hu sono quasi alla pari: 4.345 i Rossi e 4.101 gli Hu. Al terzo posto vengono i Co- lombo, poi Ferrari, Bianchi e Russo. All’ottavo posto si classificano Chen e al nono Zhou che, con oltre milleseicento ricorrenze, superano il cognome mila- nese per antonomasia, Brambilla, al decimo posto. All’undicesimo posto si trova Esposito, seguito da Sala, Romano e Cattaneo. Al ventitreesimo c’è Mohamed e al quarantacinquesimo Ahmed. Al di là delle statistiche, in via Padova le vetrine dei negozi parlano di un quar- tiere dove almeno il commercio ha in parte già superato i confini etnici: «Ali- mentari africani, asiatici e sudamericani», si legge sulle insegne di esercizi che espongono sacchetti di derrate con scritte in quattro, cinque lingue. Dopo una camminata, verso Nord, in una delle vie più etnicamente variegate e animate della città, fare due passi nei pochi metri del quieto borghetto medievale di via Domenico Berra, traversa di via Padova, ha un che di irreale. Proprio dall’altra parte dell’incrocio si imbocca via Adriano e, dopo una manciata di passi, si co- mincia a intravedere la facciata gialla della Casa della carità , un’istituzione «pensata e voluta dal cardinal Martini proprio in questa zona di migranti per dare un chiaro segno di accoglienza», come spiega il responsabile dell’ufficio stampa Paolo Riva. Attualmente alla Casa della carità , che dal 2004 ha ospitato oltre millesette- cento persone, risiedono gratuitamente 135 ospiti mentre altri 138 vivono in trentuno appartamenti esterni. Una giornata di accoglienza ha un costo medio Continuando la nostra passeggiata milanese, arriviamo in via Padova, nella zona più multiet- nica della città. Di seguito, visitiamo Baranzate, comune nato nel 2004 e situato pro- prio a ridosso dell'area dell'Expo 2015, che oggi conta la maggiore concentrazione di stranieri. Don Paolo Steffano, il parroco della chiesa di Sant’Arialdo, che si trova nel quartiere più densamente abitato del comune, ci aiuta a capire la situazione con i suoi problemi e i suoi segni di speranza. LUGLIO MC 71 MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it di Chiara Giovetti MILANOEIMIGRANTI /2 ILVALOREAGGIUNTOOLTREILBISOGNO # In queste pagine : ospite della «Casa della Carità». | Don Virginio Colme- gna direttore della Casa. | Partico- lare di una scultura in metallo rici- clato di Sidiki Traoré in mostra alla galleria «T12 Lab». | Una stanza di immigrati in Via Malaga, a Milano. | Via Malaga, abitazione sotto il ponte della ferrovia. © Chiara Giovetti 2014
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