Missioni Consolata - Luglio 2014
anche quella che aveva provato a rientrare, spesso è costretta a ri- tornare da noi. Attualmente po- trebbero essere intorno ai 15.000 (il 40% dei quali sotto i 15 anni). Nella capitale i siti che accolgono profughi sono ancora 59, alcuni dei quali con molta più gente di noi. 5 Maggio La guerra non è finita. Ogni giorno, infatti, sappiamo di ucci- sioni e rappresaglie nei quartieri della città o in altre zone del paese. Se la presenza dei militari impedisce che tali episodi pos- sano degenerare, la situazione re- sta comunque tesa e incerta. Anzi, proprio durante la setti- mana santa, la Chiesa Cattolica si è trovata nel mirino dei ribelli. A farne le spese è stato dapprima il vescovo di Bossangoa, una dio- cesi a 400 Km da Bangui. Per for- tuna è stato rilasciato il giorno se- guente. Il venerdì santo, invece, un sacerdote centrafricano, della medesima diocesi, è stato barba- ramente ucciso mentre stava rag- giungendo in moto il villaggio di cui era parroco. Secondo l’ultimo censimento ef- fettuato da una Ong il numero dei nostri profughi è sceso e si è ormai stabilizzato a 7.500. Siamo uno dei 5 campi profughi più grandi della capitale. Vi sono state settimane nelle quali siamo stati molti di più. Ora tutti i nostri ospiti hanno trovato rifugio sotto 79 tendoni di plastica, dove pos- sono abitare più famiglie insieme. Vi sono poi un centinaio di altre piccole abitazioni. Il campo è di- viso in 12 quartieri. Ogni quar- tiere ha un responsabile coadiu- vato da due consiglieri. Un comi- tato presiede e organizza ogni at- tività. Ci sono un’équipe di vigi- lanza per la notte e un’altra per il giorno; altre due squadre sono in- caricate della pulizia dei servizi igienici, del campo e della rac- colta dell’immondizia. Un’altra squadra, formata di giovani al- quanto muscolosi, si occupa di scaricare i viveri. Ogni due setti- mane, infatti, la Croce Rossa In- ternazionale deposita, in uno dei chiostri del convento, tonnellate di riso, fagioli, 2.800 litri di olio e 12 grandi sacchi di sale. Infine, un consiglio di 10 saggi - uomini e donne - svolge un influente ruolo di controllo su tutte le attività. C’è poi uno spazio giochi per i bambini, un ambulatorio medico e una scuola. In un cortile del convento è stato installato un serbatoio da 10.000 litri di acqua che, dopo essersi riempito du- rante la notte grazie alla nostra pompa, viene svuotato il mattino seguente, in meno di un’ora, tra- mite 12 rubinetti. Federico Trinchero* *Padre Federico Trinchero, carmeli- tano scalzo, è missionario in Rca e superiore del convento Notre Dame du Mont Carmel di Bangui. superavano quelli di vacanza. Qui, invece, da alcuni anni, è pur- troppo quasi il contrario. Se i bambini non mancano, la no- stra fattoria ha subito un duro colpo a causa di diversi furti. A Bangui i prezzi dei generi alimen- tari sono a volte addirittura rad- doppiati e la carne è diventata in- trovabile. Quanto a bambini, al Carmel non ne sono più nati. In compenso è arrivato Geoffroy, di circa 12 anni, proveniente da Bos- sangoa, una città situata a 400 Km a Nord di Bangui. Geoffroy non ha fratelli, i suoi genitori sono morti a causa di una gra- nata, e la sua casa è stata incen- diata. Accompagnato da militari è arrivato fino a Bangui. Dopo aver trascorso qualche giorno nel campo profughi dell’aeroporto - che ospita circa 100.000 sfollati - un moto taxi lo ho lasciato da- vanti al cancello del nostro con- vento senza troppe spiegazioni. E noi lo abbiamo lavato, vestito, nutrito, cercando di comprendere qualcosa del suo passato e di tro- vare una soluzione per il suo fu- turo. Nel frattempo, senza troppe difficoltà, Geoffroy si è adattato a usi e costumi del convento, forse un po’ smarrito per tanta acco- glienza da parte di 12 giovani frati, ma felice di poter dormire in un luogo sicuro. 25 Marzo Fino a pochi giorni fa il numero dei nostri profughi si era stabilizzato intorno ai 5.000. Ma, dal mo- mento che in diversi quartieri di Bangui si spara ancora, la gente, CENTRAFRICA 66 MC LUGLIO 2014 © Federico Trinchero
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