Missioni Consolata - Luglio 2014
El Salvador: cronistoria El pulgarcito de America L a scrittrice cilena, nobel per la letteratura nel 1945, Gabriela Mistral lo battezzò el pulgarcito (pollicino) de America . Con 6 milioni di abitanti e una superficie di 21mila kmq (di poco inferiore a quella dell’Emilia Romagna, ndr ), è il paese più piccolo e densamente popolato dell’America Centrale. Si- tuato lungo el cinturón de fuego (un «anello» che borda i margini dell’Oceano Pacifico di attive zone di subduzione - zone di frizione tra due zolle tettoniche in cui sono frequnti eventi vulcanici e sismici, ndr ), il 90% del suo territorio è formato da materiale vulca- nico, e sei dei suoi ventitre vulcani presentano qual- che forma di attività. San Salvador, la capitale, sorge alle pendici di un vul- cano nella valle cosiddetta «della amache». L’ultimo devastante terremoto risale al 2001, ma i temblores (tremori della terra) sono all’ordine del giorno. El Salvador appare come un paese dove la natura è matrigna, ma anche madre benigna che impressiona per la biodiversità della flora e della fauna tropicale, la rigogliosità della vegetazione, i colori degli uccelli, e l’abbondanza della frutta. 1524 / LA COLONIZZAZIONE All’arrivo dei coloni spagnoli, nel XVI secolo, la re- gione dell’odierno El Salvador era abitata dai Pipil, et- nia di origine nahua, e da alcune enclavi minori, di ascendenza maya. I conquistadores , dopo aver sbara- gliato la resistenza autoctona nel giro di quattro anni di guerre sanguinose ( 1524-28 ), s’impadronirono delle terre e fecero della manodopera indigena la loro principale fonte di arricchimento. Il duro lavoro nelle piantagioni, le malattie e la diffusione del meticciato eliminarono progressivamente i tentativi di rivolta. Dopo i conquistadores , anche i misioneros (missionari appartenenti a diversi ordini religiosi) approdarono in El Salvador e si dedicarono alla cura pastorale dei co- loni e dei creoli e alla conversione al cattolicesimo de- gli indios e dei meticci. 1821 / L’INDIPENDENZA El Salvador rimase dipendente dall’Audiencia del Guatemala, appartenente al vicereame della Nuova Spagna fino al 1821 , quando per l’insofferenza verso le vessazioni economiche della Casa reale spagnola dichiarò la propria indipendenza partecipando alla fe- derazione delle Province unite dell’America centrale ( 1823-39 ). Nel 1841 , dopo lo scioglimento della federazione, fu proclamata la repubblica. A sinistra : volto di donna salvadoregna. | Sopra : monu- mento alla memoria e alla verità, inaugurato nel 2003 nel Parco Cuscatlán, a San Salvador. È costituito da un muro di granito nero, lungo 85 metri, sul quale sono stati incisi i nomi di 25mila vittime della guerra civile. La costruzione di un monumento commemorativo era stata auspicata, nel 1993, dalla Commissione per la verità, come parte delle riparazioni morali a favore delle vittime. A fronte della totale inadempienza delle autorità pubbliche, una decina di organizzazioni non governative, tra cui quelle menzionate in queste pa- gine, hanno provveduto alla realizzazione dell’opera. | In copertina : dettaglio del monumento. DOSSIER MC EL SALVADOR LUGLIO 2014 MC 37 larsi. Negli anni successivi, la politica del «voltar pagina» prese le forme del silenzio sul passato, del negazionismo, dell’ostacolare qualsiasi richie- sta delle vittime. A fronte dell’inerzia (quando non dell’ostilità) dello stato, il movimento per i diritti umani, che aveva raggiunto l’apice negli anni della guerra, fece del contrasto all’impunità e della difesa dei diritti delle vittime una delle sue nuove ragioni d’essere. Con pochi mezzi e molto coraggio, alle organizza- zioni storiche (i comitati delle Madri, l’Ufficio di tutela legale dell’Arcivescovado, la Comisión de Derechos Humanos , l’Istituto per i diritti umani dell’ Universidad Centroamericana ) se ne affian- carono alcune nuove, tra cui il Centro Madeleine Lagadec e l’ Associazione Pro-Búsqueda . Si tratta di piccole organizzazioni che, con modalità di- verse (l’appoggio psicologico ai familiari durante le esumazioni dei caduti, la rappresentanza giuri- dica davanti alle istituzioni nazionali e internazio- nali, la ricerca dei bambini scomparsi…), si ado- perano per rispondere alle necessità delle vit- time.
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