Missioni Consolata - Luglio 2014

IntrOduzIOnE CONTRO L’OBLIO DI A NNALISA Z AMBURLINI Camminando per El Salvador con l’orecchio attento, abbiamo incontrato un grido, sempre più stanco e flebile, ma tenace. Esso nasce dal decennio di guerra interna degli anni Ottanta, e dalle violenze e ingiustizie che lo hanno preceduto e seguito. Chiede verità, giustizia, riconosci- mento, riparazione. Proviene dalle anziane madri degli scomparsi, dai figli dei massacrati, dai sopravvissuti alle torture, dai bambini sottratti alle famiglie e dai genitori che li cercano, da co- loro che hanno fatto dei diritti umani la loro battaglia di vita. Costoro sono l’ umanità soffe- rente , l’ effetto collaterale che, in ogni parte del mondo, segue sempre un periodo di barbarie. 36 MC LUGLIO 2014 V i sono molti modi per visitare un paese: scoprirne le ricchezze artistiche, godere delle spiagge e della natura, seguire un percorso enogastronomico. Noi abbiamo deciso di attraversare El Salvador dedicando il nostro sguardo e il nostro ascolto alla domanda di giustizia che si eleva dalla sua terra. All’indomani del conflitto, che insanguinò il paese per tutti gli anni Ottanta, El Salvador scelse la via dell’amnistia, che escluse la possibilità di cele- brare processi e depotenziò radicalmente il la- voro svolto dalla Commissione per la verità isti- tuita nel 1992. Alla base di questa strategia, adot- tata da molti paesi latinoamericani nello stesso periodo, vi era l’interesse dei vertici politici e mi- litari e di alcuni leader guerriglieri ad autotute-

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