Missioni Consolata - Luglio 2014

MC ARTICOLI LUGLIO 2014 MC 25 riconosciuto dalla comunità mon- diale. E l’unico organismo inter- nazionale di cui fa parte - insieme all’Abcasia e all’Ossezia del Sud - è una comunità degli stati non ri- conosciuti, anch’essa priva di al- cuno status giuridico. Falce e martello Tiraspol interpreta il ruolo di capi- tale con un pizzico di pretenzio- sità. È una cittadina sonnolenta che tra i suoi problemi non ha certamente il traffico né la frene- sia della vita moderna. La sua ar- chitettura piatta e anonima è ani- mata da una magniloquente reto- rica pseudosocialista, che non la ha mai abbandonata dai tempi sovietici. Un busto di Lenin da- vanti alla Casa dei Soviet, su cui sventola il bic martello; un tazebao con le foto degli eroi locali, cosmonauti, ge- nerali dell’Armata rossa, alti pa- paveri della nomenclatura - c’è anche l’ex presidente Smirnov - di fronte all’hotel «Amicizia»; e un grande Lenin di granito, solido e filante come un supereroe dei fu- metti, che sembra prendere il volo davanti al palazzo presiden- ziale. A parte queste, non ci sono poi tante attrattive turistiche a Ti- raspol, se non si vuole conside- rare tale la gloriosa distilleria di brandy «Kvint», riprodotta con orgoglio sulle banconote da cin- que rubli. Due grosse bandiere, una transni- striana e una russa, coprono la facciata del palazzo dell’Univer- sità di stato. Qui i nomi delle strade sono in tre lingue: russo, romeno che si parla in Moldova e romeno trascritto in cirillico come su usava ai tempi dell’Urss. Ma la lingua che si sente parlare per strada è il russo, e nelle scuole non si insegna quasi più il ro- meno. La Transnistria ha avuto il suo momento di notorietà in Ita- lia grazie al film di Gabriele Salva- tores Educazione siberiana , tratto dal best seller dello scrittore tran- snistriano - naturalizzato italiano - Nicolai Lilin. Nel suo libro Lilin racconta un paese sotto il con- trollo dei criminali, con una poli- zia violenta e corrotta e bande in continua lotta tra loro. È difficile dire quanto ci sia di vero, anche se, al di là del romanzesco, le po- lizie di mezzo mondo conoscono la Transnistria come «il buco nero d’Europa». Certo è che i vent’anni di regno di Smirnov hanno garan- tito una gestione oscura della # In alto : la lacandina di Educazione siberiana , il film di Gabriele Salva- tores ambientato in Transnistria. Sotto : il palazzo presidenziale a Ti- raspol con una grande statua di Le- nin in granito.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=