Missioni Consolata - Luglio 2014
LUGLIO 2014 MC 21 TRANSNISTRIA Testo e foto di DANILO ELIA (Osservatorio Balcani e Caucaso) L o scalcinato minibus corre sulla strada rotta. In un cigo- lio di sospensioni porta ogni giorno i lavoratori da una parte all’altra del fiume Nistru (o Dnestr, in russo). Il ponte sulla strada principale per Tiraspol però non si può percorrere. C’è un blindato della 14.ma Armata russa: la forza di interposizione che da 23 anni sorveglia questo confine inesistente. Il bus deve fare un giro tortuoso prima di ar- rivare a un posto di frontiera che non dovrebbe esserci. Controlli veloci, divise sovietiche d’antan con grossi cappelli, un timbro con falce e martello sul visto. Quando la frontiera scompare in una nu- vola di smog, siamo in Transni- stria. E il «paese che non c’è» prende forma in tutta la sua realtà. Un mondo concreto, fatto di case e strade, e di gente che ci vive. Un oblio lungo 23 anni Non serve cercarla sulla mappa, perché non c’è. La Pridnestrov- skaja Moldavskaja Respublika , per brevità chiamata Transnistria, non è riconosciuta da alcun go- verno al mondo, eppure ha una sua bandiera, una capitale, una moneta a corso legale e un Soviet supremo. È una sbavatura nella li- nea retta della storia. Nei giorni in cui l’impero sovietico comin- ciava a vacillare, una cittadina di provincia della Moldova (Molda- via), Tiraspol, si proclamava capi- tale di una nuova repubblica so- cialista sovietica, la sedicesima dell’Urss. Era il 1990, al Cremlino sedeva Gorbaciov e i problemi AI CONFINI DELL’EUROPA / 1: LA TRANSNISTRIA Regione separatista della Moldavia, indi- pendente de facto , la Transnistria è uscita da 23 anni d’invisibi- lità in seguito alla guerra in Ucraina e all’annessione della Crimea alla Russia. Tra la popolazione i sentimenti filorussi sono prevalenti. Mosca lo sa e per questo non molla la presa. LENIN ABITA A TIRASPOL # La Casa dei Soviet con il busto di Lenin sulla centrale via intitolata alla Rivolu- zione d’Ottobre, a Tiraspol.
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