Missioni Consolata - Luglio 2014

nIcARAguA Testo e foto di CLAUDIA CARAMANTI M anagua. Arriviamo nella capitale del Nica- ragua alla sera. Un taxi ci porta in città nel buio, su arterie bordate da casu- pole e capannoni. Aspettiamo la mattina per capire dove siamo. La luce, il sole, la brezza che tem- pera il calore, mi confortano. Siamo nello spazio sereno di un patio antico con fontana e giar- dino, nel quartiere più tranquillo. Managua fu rasa al suolo da uno spaventoso terremoto nel 1972. In quello che era il centro storico ora ci sono baracche dal tetto di lamiera e pochi edifici governa- tivi. La cattedrale rimane isolata, di fronte al palazzo Nazionale, in grandioso stile déco. È una chiesa esagerata, annerita dagli incendi e ferita dal sisma, chiusa da infer- riate, che si affaccia sul vuoto del piazzale con lo stendardo nazio- nale. Dall’altura dove abitiamo si ha l’impressione che la città sprofondi nel verde. Sono rari gli edifici alti più di un piano. La nuova cattedrale, geniale pro- getto di un architetto messicano, circondata da un vasto giardino con palme altissime, non è lon- tana. Tutta in cemento lavorato ad arte, presenta una copertura claudia, con il tocco leggero della sua prosa familiare, ci guida sulle strade del nicaragua. Incontriamo persone diverse nel loro quoti- diano, ne condivi- diamo la vita, i sogni, le speranze e le difficoltà. Dai loro racconti emerge il ritratto vivo di un paese che fa ancora fatica a trovare la sua strada, condizionato com’è da vicini invadenti. DIARIO DI vIAggIO e IncOntRI / 1 COMEDOR ROSA NELL’ ISOLA DEI PIRATI

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