Missioni Consolata - Luglio 2014

moneta aspettano di essere tramutate in dollari o smate- rializzate in sms. «Zaad ha cambiato il nostro lavoro», dice Abdullahi, un cambiavaluta. «Trasformiamo denaro di carta in denaro elettronico, così chiunque può viag- giare tranquillo con la sua scorta di dollari». Il problema è che quelli che possono riempirsi il portafo- gli elettronico di denaro Zaad sono quelli che già ven- gono pagati in dollari, ovvero dipendenti del settore pri- vato, espatriati e destinari di rimesse. «Noi dipendenti pubblici siamo pagati in scellini», confida Wali Dauud Egal, funzionario al ministero delle finanze. «Accele- rando la dollarizzazione dell’economia, Zaad non fa che gonfiare i prezzi e questo ha delle ricadute su di noi in particolare». Il governatore della Banca centrale del Somaliland, Abdi Diriir Abdi esprime la stessa preoccupazione, venata di toni nazionalisti: «Telesom è al di là della nostra portata; non sappiamo quanti soldi incassano e, di conseguenza, come regolarci con le tasse. Inoltre, Zaad provoca infla- zione e offende la dignità della nostra moneta. In Kenya o Tanzania, le compagnie di telefonia mobile usano la va- luta locale. Perché qui no?». A dire la verità, non esistono studi che leghino Zaad al- l’inflazione. Ma è un dato di fatto che Zaad sia esplosa in un vuoto di regole. Quando Abdikarim Mohamed Eid di- scusse per la prima volta l’idea di denaro mobile con il precedente governatore centrale, l’accordo fu di svilup- pare un regolamento strada facendo. Zaad applicò delle policies in linea con le norme internazionali anti riciclag- gio, ma, con il nuovo governatore, la discussione si arenò. Lo strapotere di Zaad non sfugge agli abitanti del Soma- liland i quali, pur facendone largo uso, ammettono che il controllo di Telesom sull’economia nazionale potrebbe essere negativo nel lungo termine. E ppure, mentre la Banca centrale è incapace di imporre l’uso degli scellini, gran parte dei somali continua a preferire i dollari per mettersi al ri- paro dall’inflazione. Inoltre, lo scontro tra Tele- som e la Banca centrale riflette le contraddizioni di un si- stema in cui non esiste un confine netto tra politici e uo- mini d’affari. Adesso, la linea sfumata è anche tra opera- tori telefonici e istituzioni finanziarie. Il vero avversario di Telesom è infatti Dahabshiil, pronto a entrare nel campo del denaro mobile con la piattaforma E-Dahab. Allo stesso tempo, Zaad si prepara a varcare i confini del paese e, dopo aver stretto un accordo con Tawakal e WorldRemit, due agenzie di rimesse internazionali, anuncia una rivoluzione nel settore delle transazioni in- ternazionali. Mentre la competizione imperversa, la mancanza di regole sta mettendo a nudo l’incapacità dello stato di guadagnare da questo lucrativo giro d’af- fari, o anche solo di monitorarlo. Il che potrebbe rivelarsi un boomerang, proprio per l’accesso ai servizi finanziari. Tradendo l’aspirazione al riconoscimento internazio- nale, molti commercianti dicono che la vera inclusione fi- nanziaria si realizzerà solo quando il paese sarà inte- grato nei circuiti bancari globali. Ma per Safyia, una con- sulente all’ International Labour Organization (Ilo) che forma donne imprenditrici, il problema è soprattutto quello delle donne nelle aree rurali, dove l’economia è di sussistenza: «Non hanno garanzie per chiedere prestiti, nè in contanti nè in formato elettronico - dice -. E spesso non possono neppure aprire un conto Zaad perché non hanno una carta d’indentità. L’inclusione finanziaria do- vrebbe andare di pari passo con l’inclusione politica». Gianluca Iazzolino e Marco Bello (Fine prima puntata - continua) LUGLIO 2014 MC 13 MC ARTICOLI # Qui : una commerciante di montoni tratta gli affari con il suo telefono cellulare, utilizzando il denaro mobile Zaad. In basso : indicazione di un agente di mobile money ad Hargeisa.

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