Missioni Consolata - Luglio 2014

MC ARTICOLI # In queste pagine e nella precedente : il mercato di bestiame Mahamoud Haybe. # A fianco : cartina dei paesi del corno d’Africa con i confini del Somaliland e la capitale Hargeisa in evidenza. timi protesi verso lo Yemen, con alle spalle solo una distesa riarsa, attraversata da nomadi e soprat- tutto dalle loro mandrie. Per gli inglesi, il valore di questo territo- rio di guerrieri indomabili stava per l’appunto nel bestiame e nella posizione: il primo garantiva l’approvvigionamento dell’avam- posto di Aden e la seconda, da preservare a ogni costo, evitava che sul passaggio in India si proiettasse l’ombra dei francesi, annidati a Gibuti, o degli italiani. Coltivando rapporti con i leader tradizionali e religiosi, le autorità coloniali britanniche preserva- rono i sistemi locali di governo ed esercitarono un controllo indi- retto sul territorio. Tocco leggero britannico che con- trasta con il bisturi italiano nel Sud: la Somalia doveva essere l’ennesima propaggine d’Italia, e per un periodo lo fu, tra le pianta- gioni di banane e i fiumi Juba e Shabelle e la dolce vita di Moga- discio, dove la borghesia colo- niale italiana di giorno si crogio- lava sul Lido e la sera passaggiava su via Roma. Una Versilia sull’O- ceano Indiano in cui i nativi mu- sulmani scivolavano come ombre accanto a commendatori e si- gnore. L’amministrazione italiana rimescolò le carte: promosse dei leader e ne cancellò altri, fece sal- tare senza accorgersene equilibri delicati e neutralizzò meccanismi tradizionali di risoluzione dei con- flitti che per secoli avevano con- sentito a gruppi di pastori, amanti della poesia ma armati fino ai denti, di coabitare nello stesso ambiente scarso d’acqua e di pa- scoli. Indipendenza: strano paese Il paese che l’Italia consegnò all’in- dipendenza, nel 1960, era una strana creatura di ufficiali cresciuti nei carabinieri ma ben radicati nei clan d’appartenenza e partiti mo- dellati sulla Democrazia Cristiana e con una pericolosa vocazione au- toritaria. La Somalia italiana e il Somaliland britannico diventarono l’indipendente Repubblica somala. Ma secoli di migrazioni avevano disseminato comunità somale per tutto il Corno d’Africa, nel Kenya Nord orientale e nell’Haud etiope. Le tensioni tra la neonata Somalia e i paesi vicini iniziarono all’indo- mani dell’indipendenza, con l’in- surrezione degli irredentisti somali in Kenya, repressa nel sangue da Jomo Kenyatta. Per riscattare l’o- nore violato della democrazia so- mala sconfitta, il generale Siad Barre, «bocca larga», come era chiamato, prese il potere e virò il timone verso il campo sovietico, lanciando una sedicente rivolu- zione socialista per secolarizzare il paese sul modello della Turchia di Ataturk. Negli anni ’70, però, la guerra contro l’Etiopia per ricongiungersi ai fratelli somali in Ogaden fece deragliare la rivoluzione, l’al- leanza con l’Urss (che prese le parti dell’Etiopia di Menghistu) e la Somalia intera. Perso lo sponsor sovietico, la So- malia si affidò sempre di più agli aiuti internazionali, che negli anni ‘80 fluirono nel paese per sparire nelle tasche dei papaveri del re- gime, tutti legati allo stesso clan Darod di Siad Barre. LUGLIO 2014 MC 11 continua a pagina 14

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