Missioni Consolata - Giugno 2014

all’anno. Il Servizio offre ascolto, ac- coglienza temporanea, accompagna- mento sociale, consulenza legale. Nelle situazioni di particolare vulne- rabilità è previsto un intervento di so- stegno diretto. «Ma il soddisfaci- mento immediato di un bisogno at- traverso l’elargizione di denaro per pagare un debito o un servizio neces- sari all’immigrato», sottolinea il re- sponsabile del Servizio, Pedro Di Iorio, «è qualcosa a cui ricorriamo il meno possibile. Cerchiamo piutto- sto di leggere il bisogno e condividere con la persona che si rivolge a noi l’i- dea di un piccolo progetto finalizzato a una possibile maggiore autonomia e miglioramento della propria situa- zione, un percorso durante il quale, ovviamente, ci impegniamo con pos- sibili azioni di accoglienza, accompa- gnamento ai servizi territoriali e an- che di piccolo sostegno economico». Pedro ci tiene molto a dare rilievo a questo aspetto: ciò che gli sta a cuore è scongiurare per quanto possibile il rischio che «il viandante, così come l’operatore sociale che fornisce il ser- vizio, finiscano per fare del bisogno il solo codice di identificazione relazio- nale, tralasciando invece il valore ag- giunto». Un migrante, cioè, non è solo un bisognoso, ma qualcuno cui proporre, nel territorio, percorsi di socializzazione e conoscenza. «Nei confronti di chi cerca lavoro, Ca- ritas non può intervenire diretta- mente come fosse un’agenzia interi- nale: il nostro ruolo è quello di aiu- Caritas ambrosiana: il valore di un percorso Il Servizio accoglienza immigrati (Sai) di Caritas ambrosiana nasce nel 2002 per fornire consulenza e orienta- mento a immigrati e datori di lavoro a seguito della sanatoria prevista dalla legge 189/2002 (Bossi - Fini). Si consolida poi come più ampia rispo- sta alle problematiche migratorie a Milano, in linea con la sensibilità e le priorità dell’allora arcivescovo di Mi- lano, cardinal Carlo Maria Martini, confermato e sostenuto poi dai suoi successori, cardinali Dionigi Tetta- manzi e Angelo Scola. Al Sai, che vede la presenza continuativa e operativa di assistenti sociali, avvocati, consu- lenti di area legale, operatrici dell’a- rea orientamento al lavoro e della se- greteria, e la preziosa collaborazione di venticinque volontari, accedono oggi fra le sei e le settemila persone tare la persona per un miglior posi- zionamento nella ricerca attiva del la- voro. Gli strumenti disponibili sono di natura formativa, di base e professio- nalizzante, di orientamento e infor- mazione che la “piazza” spesso non è in grado di dare». «Piazza» è un termine che Pedro usa spesso: la definisce il luogo del passa- parola, dei network etnici, dove i mi- granti hanno notizia dei servizi, come quelli offerti dalla Caritas; ma è anche uno spazio frammentato, dove non sempre i canali da percorrere per far fronte alle proprie necessità sono chiari: «Per questo diventa ancora più importante far attenzione a non creare aspettative ingiustificate ri- spetto a qualunque bisogno che ci viene esposto e fornire ai migranti informazioni che alla gratuità uni- scano la qualità». La mole di lavoro per il cosiddetto front-office , che si occupa fra l’altro di codificare il bisogno il più rapida- mente possibile, è ragguardevole: sono quindicimila all’anno le telefo- nate a cui gli operatori rispondono, una media di quaranta al giorno. «I ri- chiedenti asilo/titolari di protezione internazionale rappresentano il quin- dici per cento del flusso complessivo di richieste che riceviamo; per il me- desimo target di riferimento (prote- zione internazionale), a Milano il co- mune svolge azioni di accoglienza e accompagnamento affidate, attra- verso una convenzione, alla coopera- tiva Farsi Prossimo che gestisce quat- tro centri d’accoglienza per uomini e uno per donne. I “migranti econo- mici” sono circa l’ottantacinque per cento: l’Italia sta diventando meno appetibile come meta per chi cerca un impiego e anche i migranti della prima ora, quelli che erano stati pro- tagonisti di storie di successo e che oggi si trovano sempre più spesso in GIUGNO 2014 MC 61 # Foto apertura : via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano. | In queste pa- gine: cartello antileghista in piazzale Selinunte; campagna leghista an- tieuro vicina alla Stazione Centrale; cartello che invita alla sollevazione meticcia in piazzale Selinunte; Ba- ranzate, cartello per il festival «Il mondo nel quartiere». | Pagina se- guente: la Casa della Carità voluta dal card. Martini; accoglienza e assi- stenza legale negli uffici della Casa della Carità a Milano.

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