Missioni Consolata - Giugno 2014

CILE donna. Nell’aprile 1987, durante la visita di papa Giovanni Paolo II, il dittatore si fece fotografare sul balcone de La Moneda assieme al papa. Tuttavia, il fronte pro-Pino- chet non fu mai monolitico: una parte della Chiesa cilena contra- stò da subito il golpe. Il museo dedica ampio spazio ad alcune di queste persone. La fi- gura più conosciuta fu il cardinale Raúl Silva Henríquez, arcivescovo di Santiago durante la breve esperienza di Salvador Allende e nei primi 10 anni della dittatura. Era il cardinale che provava «una profonda ribellione contro la menzogna, la violenza, l’ingiusti- zia, l’arroganza e la mancanza di rispetto dei diritti umani» 4 . Fu so- prattutto il cardinale che fondò prima, con altre 5 denominazioni religiose, il «Comitato per la pace in Cile» ( Comité para la Paz en Chile ) e, immediatamente dopo lo scioglimento dell’organismo ecu- menico (avvenuto il 31 dicembre 1975), la «Vicaria della solida- rietà» ( Vicaria de la solidaridad ) 5 , espressione della sola Chiesa cat- tolica. Questa concentrò il pro- prio lavoro su due aree: la difesa dei diritti umani e la loro promo- zione, compiti assolti con la con- cretezza che l’urgenza storica esi- geva. Nel primo numero di quello che in seguito diventerà un rap- porto mensile, la Vicaria scriveva: «È evidente che in un paese non possono sparire persone. (…) Il Governo ha l’obbligo pubblico di dare una risposta circa la situa- zione degli “scomparsi”». E nel paragrafo seguente: «La tortura esiste ed è deplorevole per il no- stro paese» 6 . L’ultimo responsabile dell’orga- nizzazione fu mons. Sergio Va- lech, che la guidò fino alla sua chiusura, nel 1992. Proprio a causa della sua opera in favore dei diritti umani, nel 2003 mons. Valech fu chiamato a presiedere la «Commissione nazionale sulla prigionia politica e la tortura», che lavorò (in due periodi distinti) per colmare le lacune lasciate dalla Commissione Rettig. Il suo secondo rapporto, uscito nell’a- # Museo della memoria e dei diritti umani: la scritta esterna che accoglie i visitatori; la grande struttura a forma di parallelepipedo e la sotto- stante piazza della Memoria.

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