Missioni Consolata - Maggio 2014

78 MC MAGGIO 2014 Libertà Religiosa sura le azioni delle istituzioni na- zionali o locali che contrastano la religione. Lo studio statistico, avverte il Pew Center , tiene conto di alcuni dati e non di al- tri: misura gli impedimenti alla libertà religiosa, ma non misura, ad esempio, la quantità di atti- vità libere e senza ostacoli, non giudica se le restrizioni siano giustificate o meno, non valuta i processi storici, culturali, sociali che portano alle restrizioni. Attraverso una panoramica sul primo dei due indici, veniamo informati del fatto che l’anno esaminato nel rapporto, il 2012, è stato quello con i livelli più alti di ostilità sociale nei confronti della religione mai registrato dall’inizio delle indagini nel 2006-2007. Se nel 2007 si era verificato un livello alto o molto alto nel 20% dei 198 paesi presi in esame, nel 2011 tali livelli si erano attestati nel 29% dei paesi, e nel 2012 nel 33%. L’au- mento dell’ostilità sociale tra il 2011 e il 2012 è stato constatato in 4 delle 5 aree in cui il Pew munità protestanti, in seguito ad accuse di «proselitismo», di chiese prese d’assalto. «In Libia due fedeli sono stati uccisi in un attacco contro una chiesa copta ortodossa nella città di Misurata nel mese di di- cembre 2012. Questo è stato il “primo attacco [in Libia] desti- nato a una chiesa dopo la rivolu- zione del 2011”», scrive il Pew Center nel suo rapporto, illu- strando la crescita dell’ostilità sociale nel paese. L’ostilità sociale nei confronti delle religioni Per quantificare gli ostacoli all’e- spressione e alla pratica reli- giosa nei singoli paesi, il Pew Center usa due indicatori: l’in- dice delle ostilità sociali (Shi: so- cial hostilities index ), il quale mi- sura gli atti contrari alla libertà di credo verso determinati gruppi religiosi da parte della società civile, di gruppi o di sin- goli; e l’indice delle restrizioni governative (Gri: government restrictions index ), il quale mi- Center suddivide il mondo: l’u- nica area in cui c’è stata una lieve diminuzione è quella delle Americhe, mentre l’incremento maggiore è stato rilevato nell’a- rea del Medio Oriente-Nord Africa. Quest’ultima regione, che è quella con livello medio dell’indice di ostilità sociale più alto, nel 2012, su una scala di 10 punti, ha fatto registrare un va- lore di 6,4 (nel 2011 era 5,4). In alcuni paesi della zona l’au- mento è stato molto vistoso: nella Libia di cui abbiamo già # Qui sopra : livelli di ostilità sociale nel confronti della religione. | Nella tabella a sinistra la lista dei paesi con indici Shi e Gri molto alti. | In alto : Dhaka, Bangladesh. Più dell’80% della popolazione è musul- mana. La processione raffigurata nella foto mostra la presenza di una minoranza indù. Chiesa di Maiduguri, in Nigeria, attaccata dalla violenze interreligiose. Libretto del Nuovo Testamento nella medesima chiesa di Maiduguri | A destra : Dhaka, Bangladesh. Una donna indù prega. Paesi con SHI molto alto punteg gio Paesi con GRI molto alto punteg gio Paesi con i 2 indici molto alti Pakistan 9,80 Egitto 8,80 Egitto Afghanistan 9,60 Cina 8,60 Pakistan India 9,60 Iran 8,60 Indonesia Somalia 9,50 Arabia saudita 8,60 Afghanistan Israele 9,40 Indonesia 8,30 Syria Iraq 9,00 Maldive 8,10 Somalia Territori pale stinesi 9,00 Afghanistan 8,10 Russia Siria 8,80 Siria 8,00 Myanmar Russia 8,80 Eritrea 7,90 Sudan Indonesia 8,50 Somalia 7,80 Iraq Nigeria 8,50 Russia 7,70 Yemen 8,40 Myanmar 7,70 Kenya 8,30 Uzbekistan 7,60 Egitto 8,30 Malesia 7,60 Sudan 8,30 Azerbaijan 7,30 Libano 7,90 Tajikistan 7,20 Sri Lanka 7,70 Pakistan 7,10 Bangladesh 7,60 Brunei 7,00 Thailandia 7,50 Marocco 7,00 Myanmar 7,40 Sudan 6,90 Algeria 6,90 Iraq 6,80 Kazakhstan 6,70 Vietnam 6,70 © Pew Research Center © Manoocher Deghati/ R N

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