Missioni Consolata - Maggio 2014

Cooperando… 76 MC MAGGIO 2014 mini in questa condizione sono ri- spettivamente il quaranta e il di- ciotto per cento. Tre quarti delle donne intervistate e circa metà degli uomini hanno dichiarato di non avere alcun titolo di studio e di non leggere giornali né utilizzare altre fonti di informazione. I bambini che frequentano la scuola elementare a livello nazionale sono 68 su cento, ma nel Nordovest sono mediamente dodici in meno. «È vero», conferma padre João, «qui l’analfabetismo è più diffuso che al- trove. È un insieme di fattori che crea questa situazione: l’isolamento, il fatto che la popolazione locale sia in parte di origine straniera e mai in- tegrata e anche, a volte, un senso di apatia e di rassegnazione». Grazie a fondi dell’ Opera di promo- zione dell’alfabetizzazione nel mondo (Opam), padre João ha rea- lizzato il progetto A scuola di pace all’apatam , un intervento che pre- un piccolo dispensario. L’obiettivo per il futuro è costruire anche presso il centro sanitario di Dianra una maternità, che per ora manca. Sono invece già attivi i servizi di for- mazione del personale sanitario, svolta in coordinamento con il cen- tro di Marandallah, e le missioni di visita ai villaggi che hanno un’impor- tanza fondamentale nella preven- zione delle malattie più comuni. L’alfabetizzazione, stru- mento per superare l’odio Secondo lo studio a campione citato prima, la situazione della regione di Nordovest rispetto all’alfabetizza- zione è problematica tanto quanto quella sanitaria: delle persone inter- vistate per la raccolta dei dati stati- stici, sessantasei uomini e ottan- totto donne su cento non sanno leg- gere né scrivere mentre ad Abidjan - presa ancora una volta come esem- pio «virtuoso» - le donne e gli uo- vedeva la costruzione di sei strut- ture tipicamente africane note an- che come paillotes , in altrettante lo- calità intorno alla missione. Ora ne- gli apatam si stanno svolgendo i corsi di alfabetizzazione per gli adulti e per i bambini non scolariz- zati. La prossima tappa del progetto sarà fornire alle piccole strutture l’il- luminazione con impianti fotovol- taici, perché i corsi si tengono quasi sempre di sera, dopo la giornata la- vorativa, e un’illuminazione ade- guata è indispensabile per la buona riuscita della formazione. È previsto anche l’acquisto di una moto che permetta all’équipe di coordina- mento di visitare le comunità. Oltre che all’alfabetizzazione vera e propria i corsi serviranno anche a sensibilizzare e informare su temi come diritti umani, diritto alla terra e riconciliazione fra comunità. «Leg- gere e scrivere non è indispensabile solo per poter affrontare le attività quotidiane che comportano la let- tura o la compilazione di documenti amministrativi, ma anche per essere in grado di comprendere meglio ciò che sta accadendo nel paese», con- clude padre João. Essere più consa- pevoli e più informati aiuta a sentirsi parte delle dinamiche sociali, econo- miche e politiche della società in cui si vive. L’obiettivo è dissolvere a poco a poco la paura, la diffidenza e il risentimento e ridurre l’isola- mento non solo geografico ma an- che culturale in cui la popolazione di Marandallah si trova a vivere. Chiara Giovetti # In questa pagina: inaugurazione di un apatam con benedizione solenne e fe- sta della comunità; una donna in at- tesa al dispensario; e adulti che impa- rano a leggere e scrivere. Gli apatam sono pensati anche per facilitare l’al- fabetizzazione degli adulti.

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