Missioni Consolata - Maggio 2014
AfrICA-ITAlIA di MARCO BELLO «E ugenio Susani ci ha lasciato in una calda giornata di agosto. Lo avevamo sentito al telefono qualche giorno prima; con voce affaticata ma ferma ci aveva semplicemente detto: “Sto male. Speriamo di poterci rive- dere per la nostra solita passeg- giata. Ma in questo momento non sono in grado di prevedere nulla”. Poi le cose sono precipi- tate. In quelle parole ritrovo tutta la personalità di Eugenio: la sua sobrietà, il suo odio per la reto- rica, che non si smentisce nep- pure di fronte alle circostanze estreme. Il suo stile asciutto, og- gettivo, essenziale». Chi scrive è Riccardo Borghi, già assessore alla cultura al comune di Opera e ora presidente della Unitre lo- cale. Borghi firma la postfazione del libro «All’ombra del baobab. Racconti di un volontario in Africa», raccolta di storie vissute e pensieri di Eugenio Susani. Amico dell’autore, ne fissa alcuni tratti essenziali: «Eugenio era uomo di grande rigore intellet- tuale, ma altresì capace di grandi passioni civili. (…) Quando ho co- nosciuto Eugenio, il primo pen- siero è stato: “Ecco un vero illu- minista”. Tale era la sua volontà di conoscenza, la concretezza, EUgENIO SUSANI, TrA I «pAdrI» dEllA COOpErAzIONE IN AfrICA «LA MORTE NON ESISTE» Negli anni Sessanta nascevano le prime Ong in Italia. E parti- vano i primi volontari. In quell’epoca si era un po’ pionieri della cooperazione. Così è stato Eugenio Susani. Tra i primi a partire e cofondatore di due importanti associazioni. Una vita dedicata all’Africa e al suo sviluppo. Ma in modo non invasivo. Una figura, una storia, che ha ancora molto da insegnarci. © AfMC / Marco Bello
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