Missioni Consolata - Aprile 2014
APRILE 2014 MC 79 Proprio vero, sono originario di un paese della Bassa nova- rese, situato sulle sponde del Ticino, una zona che dal punto di vista agricolo è sempre stata terra di coltivazione del riso, mentre dal punto di vista industriale per moltis- simi anni è stata un polo tessile di una certa importanza. Non dirmi che all’origine della tua scelta missiona- ria per la Cina c’è il riso, l’alimento naturale dei galliatesi, che sapevi di trovare in abbondanza nel Celeste Impero. a cura di Mario Bandera 4 chiacchiere con... 20. SAN GIUSEPPE MARIA GAMBARO A NTONIO B ERNARDO G AMBARO nasce a Galliate il 7 agosto del 1869, quinto figlio di Pacifico e Francesca Bozzola, modesti artigiani tessili. Fin da adolescente manifesta l’intenzione di met- tersi al servizio del prossimo e del Signore, e così nell’ottobre del 1883 entra nel collegio sera- fico del Monte Mesma (Ameno, Novara), retto dall’Ordine dei Frati Minori Francescani. Nel 1986 inizia il noviziato nella famiglia religiosa che l’ha accolto e gli vengono dati i nomi di Giu- seppe Maria. Dopo aver compiuto gli studi filo- sofici e teologici, il 12 marzo 1892 è ordinato sa- cerdote. Nel 1894 chiede ai superiori di poter partire missionario in Cina. Nel dicembre del 1895 si imbarca a Napoli, visita la Terra Santa e, dopo un viaggio di qualche mese, il 7 marzo 1896 sbarca a Shangai, da lì raggiunge Hen- tceu-fu, capitale della provincia dell’Hu-nan me- ridionale. I primi tempi li trascorre cercando di apprendere i rudimenti della lingua cinese, si accultura rapidamente vestendo abiti locali. Il vescovo dell’Hu-nan Mons. Antonino Fantosati, gli affida quindi la direzione del seminario mi- nore di Sce-fan-tan e inizia anche un fecondo la- voro pastorale con la gioventù della zona. Du- rante la primavera del 1900 accompagna il ve- scovo in visita ad alcune comunità del Vicariato Apostolico. Nel mese di luglio, mentre sono in viaggio, li raggiunge la notizia che la rivolta dei Boxer dilaga nell’Hu-nan. La residenza episco- pale e diverse opere sociali, compreso l’orfano- trofio, sono distrutte dai rivoltosi che uccidono padre Cesidio Giacomoantonio. Incuranti del pericolo decidono di tornare indietro, la barca su cui viaggiano è bloccata lungo il percorso. I frati, fatti scendere a terra, sono percossi e sevi- ziati fino a provocarne la morte. Carissimo padre Gambaro, a dire il vero mi metti un po’ in soggezione in quanto, oltre ad aver coro- nato con la Palma del Martirio la tua esistenza al servizio della Chiesa e del popolo cinese, sei origi- nario di Galliate nella cui Chiesa parrocchiale per diverso tempo sono stato viceparroco e in cui ho sempre percepito la forza della tua presenza.
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