Missioni Consolata - Aprile 2014

76 MC APRILE 2014 Libertà Religiosa Usa: assicurazione sanitaria e pillola del giorno dopo Dall’altra parte dell’oceano, ne- gli Usa, si manifesta un pro- blema che non riguarda la li- bertà di espressione e di satira, ma in modo direttamente più esplicito la libertà religiosa e la laicità dello stato. In questo caso la domanda potrebbe essere: fino a che punto le comunità re- ligiose possono ritenere che al- cune leggi dello stato non siano valide al loro interno? Ne ha parlato il primo novembre scorso il quotidiano francese Le Monde in un articolo dal titolo emblematico: Le ambiguità della libertà religiosa ameri- cana . Vi si racconta che il 24 ot- tobre Richard Mourdock, candi- dato repubblicano al senato nel- l’Indiana, ha affermato che «la vita è un dono di Dio anche quando inizia in una terribile condizione di violenza». Si rife- riva a una questione molto di- battuta, legata alla riforma sani- taria del presidente Barak Obama. Quest’ultima infatti prevede l’obbligo per i datori di lavoro di offrire ai propri dipen- denti assicurazioni mediche che coprano anche le spese per la contraccezione. E le parole di Mourdock erano indirizzate alla cosiddetta «pillola del giorno dopo», la quale sarebbe com- presa nell’assicurazione sanita- ria offerta obbligatoriamente ai propri dipendenti anche dalle università e istituzioni religiose contrarie all’uso della pillola stessa. Può essere certamente, come sostiene l’autrice dell’articolo, che ci si trovi di fronte a una for- zatura polemica che trasferisce ghilterra. La mattina del 3 otto- bre scorso Chris Moos e Abhi- shek Phadnis, studenti della London Scool of Economics , fa- mosa università privata di Lon- dra, si sono presentati in aula con una maglietta che riprodu- ceva un’immagine di «Jesus and Mo», un fumetto umoristico ce- lebre nel paese d’oltremanica. I due giovani, che si dichiaravano atei, l’hanno indossata per scherzo. Il fumetto rappresenta Gesù e Maometto come due grandi amici che si parlano dan- dosi del tu, e prendono in giro in modo sarcastico il mondo reli- gioso rappresentato da ciascuno dei due. C’è addirittura un sito internet molto seguito che ri- porta tutte le vignette via via prodotte dagli autori ( jesu- sandmo.net ) . Lo scherzo dei due non è stato preso bene da altri studenti, rappresentanti di associazioni e forze politiche studentesche, che lo hanno considerato «non politicamente corretto». Hanno ritenuto, infatti, che la vignetta fosse offensiva per cristiani e musulmani. Cris Moos e Abhi- shek Phadnis sono stati quindi costretti a nascondere le loro magliette sotto una giacca. Censurare la censura Il giornalista del quotidiano lon- dinese The Guardian , che ha raccontato l’episodio, ha criti- cato pesantemente il comporta- mento degli studenti contrari alle magliette, considerandolo «un altro esempio di repres- sione nelle nostre università». Egli infatti lamenta che quanto accaduto nella London School non sia un fatto isolato e che, quindi, il problema stia diven- tando preoccupante in Inghil- terra. Le università, sostiene, sono l’ultimo posto dove la cen- sura dovrebbe essere ammessa. Egli non difende i due studenti per principio, ma perché la vi- gnetta riprodotta sulle loro ma- gliette non era, a suo avviso, af- fatto offensiva. Questo è l’a- spetto che suscita la sua preoc- cupazione. Per il giornalista, in- fatti, non è la «provocazione» dei due amici a essere stata sproporzionata, ma la reazione inaccettabile degli altri giovani. sul piano della libertà religiosa un problema, in realtà, politico. La riforma sanitaria ha infatti scatenato negli Usa forti con- trapposizioni tra repubblicani e democratici, facendo muovere numerose associazioni, consi- stenti forze economiche e so- ciali, e istituzioni religiose. Resta il fatto che negli Stati Uniti, dall’11 settembre 2001 in poi, nella «destra religiosa» si sono rafforzate le paure nei confronti di una perdita dell’«identità cri- stiana» americana, minacciata, da una parte, dagli islamici e, dall’altra, dalla secolarizzazione. Questi pericoli, da quando siede alla Casa Bianca, vengono ricon- dotti al presidente Obama e alle sue politiche. Fuori dalla vita pubblica Nel numero di marzo 2012 del mensile conservatore First Things era stata pubblicata una dichiarazione congiunta di espo- nenti religiosi protestanti e cat- tolici in cui si afferma che «i di- fensori dei diritti dell’uomo, ivi compresi i governanti, hanno cominciato a definire la libertà religiosa in un modo sempre più riduttivo, riconducendola a una semplice libertà di culto». La re- © liberalmedianot blogspot com

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