Missioni Consolata - Aprile 2014

MCO Fondazione Missioni Consolata Onlus Cooperando... www.missioniconsolataonlus.it di Chiara Giovetti N ell’inverno 2014 gli enti locali torinesi hanno siglato diversi accordi il cui tema di fondo era la relazione con le comunità di migranti. Solo per citare alcuni esempi, sono dello scorso febbraio l’adesione della Provincia di Torino al protocollo d’intesa sulla prevenzione e il contrasto della tratta degli esseri umani, e la formalizzazione della collaborazione fra la polizia municipale e la co- munità marocchina per la prevenzione dell’abbandono scolastico, per la mediazione nei casi di conflitti tra i giovani immigrati e per l’assistenza alle vittime di violenza domestica. I temi relativi ai migranti hanno certamente un peso notevole nel di- battito e nell’agenda politica della città che, sia attraverso le istitu- zioni pubbliche sia con l’apporto del cosiddetto «privato sociale», si attiva per cercare soluzioni ai problemi legati all’accoglienza e all’in- tegrazione delle comunità straniere. Non mancano ovviamente le polemiche e le accuse a enti pubblici e associazioni di dare prece- denza ai bisogni degli stranieri rispetto a quelli dei torinesi. Ma in una città dove sono già presenti le seconde generazioni, dove la crisi REPORTAGE PERIFERIE / 1 TORINO, GLISTRUMENTI PERNONAVEREPAURA Erano gli anni Sessanta quando cartelli affissi sulle porte degli edifici del capoluogo piemontese avvertivano: «Non si affitta a meridionali». Nel 2014 sono ancora tanti i torinesi che ricordano quegli anni e citano quelle scritte quasi a sottintendere che la città ha già affrontato massicci flussi migratori e ha saputo rea- gire, accogliere e integrare. Oggi basta salire su un tram come il 16 o spingersi nel quartiere Barriera di Milano per toccare con mano una città che resta fedele alla sua lunga tradizione di acco- glienza e, pur nelle difficoltà e nelle contraddizioni, continua a cambiare volto. # In queste pagine: doposcuola Asai in Via Gené a Torino

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