Missioni Consolata - Aprile 2014
S e si guarda la cartina del continente africano e si cerca un ipotetico baricen- tro, si cade su un confine triplo, a Sud Ovest della Repub- blica Centrafricana (Rca), Nord della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e Sud del Sud Sudan. Proprio qui, un puntino segnato sulla carta porta a fianco il nome di «Doruma». Ci troviamo nella provincia Orientale del Congo, di- stretto Haut-Uélé (Alto Uélé) a una decina di chilometri dal con- fine con il Sud Sudan e circa cin- quanta, in linea d’aria, con la Rca. L’omonima parrocchia si estende su una superficie di 14.046 chilo- metri quadrati (superficie di una media regione italiana, ndr ) e conta 55.713 abitanti. Il clima è tropicale. Doruma fu la prima parrocchia dei missionari della Consolata in questa zona nel Nord Est della Rdc. I primi ad arri- varci furono i domenicani nel 1917 mentre la presenza dei mis- sionari della Consolata risale al 1973. Nel 2001 la parrocchia di- venne diocesana. La stragrande maggioranza della popolazione è dedita a un’agricol- tura di sussistenza e all’alleva- mento di animali di piccola taglia (galline, capre). Nella zona non esistono industrie. Più del 50% è analfabeta. La gente, così come gli impiegati statali, si alimenta di RD CONGO di DAVID MOKE DORUMA: NON SOLO MISSION NEL CUORE DELL’AFRICA Piccolo villaggio vicino a un confine triplo nel centro dell’Africa. Isolato dal mondo per le pessime strade. In una zona di incursioni da parte di milizie e popoli in transito. Prossimo a campi di sfollati nei quali manca tutto. E reso famoso (o quasi) dal reality show «Mission». Racconto di un missionario originario di Doruma, tornato a casa per delle brevi vacanze. © David Moke
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