Missioni Consolata - Aprile 2014
46 MC APRILE 2014 S ignora San SuuKyi, può fare un bilancio del suo viaggio in Europa? «Ogni viaggio porta con sé dei ricordi indelebili. Sono stata in paesi in cui non ero mai stata, come la Polonia, e in altri, come il vostro, da cui mancavo da decenni. Ho incontrato persone meravigliose, persone che per anni si sono prodigate affinché in Birmania tornasse la de- mocrazia, e persone da profondi principi umani e spiri- tuali». Quando parla di uomini dai profondi principi umani e spirituali pensa a qualcuno in particolare? «Sicuramente esistono persone che ti colpiscono per la gentilezza e la spiritualità che sprigionano con la loro voce, il loro sguardo, le loro parole. Il papa, ad esempio, mi ha colpito molto. Con lui mi sono trovata subito in sintonia, in particolare sulla necessità di valorizzare sentimenti come amore e comprensione per fugare le paure che dividono i popoli. Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per approfondire la conversazione, ma gli argomenti toccati, il suo acume e la sua sempli- cità mi sono rimasti impressi. È una persona con cui mi sono sentita immediatamente in sintonia. Mi piace- rebbe incontrarlo ancora». Lei ha ricevuto tantissime promesse durante la sua visita, specialmente dai parlamentari. Penso sappia che i politici italiani non hanno la fama di mantenere le promesse fatte e l’Italia ha brillato più per la sua assenza piuttosto che per la sua presenza nelle vicende asiatiche. Non vorrei es- sere pessimista, ma pensa che una volta tornata in Myanmar ci si ricorderà del suo paese nel par- lamento italiano? IDEE E PROGETTI DELLA«SIGNORA» DI P IERGIORGIO P ESCALI A COLLOQUIO CON AUNG SAN SUU KYI Nell’autunno 2013 Aung San Suu Kyi ha concluso il suo tour europeo in Italia, da cui mancava da quarant’anni. L’abbiamo incontrata prima della sua partenza per il rientro nel Myanmar. Nel 2015 sarà lei il nuovo presidente del paese? © Myanmar News Agency / AFP
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