Missioni Consolata - Aprile 2014
APRILE 2014 MC 41 I negoziati, già difficili e complicati, sono stati resi più faticosi dalla riluttanza di Pechino a coinvolgere anche gli Stati Uniti e le organizzazioni di assistenza umanita- ria. Persino la presenza di Harn Yawnghwe, in quanto direttore dell’ Euro-Burma Office di Bruxelles (che la Cina considerava alla stregua di una organizzazione non governativa), è stata in forse fino all’ultimo. Solo l’insistenza del governo birmano è riuscita a convin- cere la delegazione di Pechino a togliere il veto alla sua partecipazione. La riluttanza cinese nel condividere il tavolo delle dis- cussioni con altri membri internazionali, specie se le- gati ai governo occidentali, è dovuta principalmente a due fattori: la volontà di non entrare nel merito delle lotte etniche per non dare adito a velleità indipendenti- ste nel vicino Yunnan e gli enormi interessi economici che il paese ha nella regione. I Kachin, a differenza dei Wa e dei Kokang, non hanno affinità etniche con gli Han cinesi. Hanno, inoltre, ab- bracciato per la maggior parte la religione cristiana e questo, sommato agli stretti rapporti che il Kio ha tes- suto con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, li ha resi molto ambigui agli occhi di Pechino. Al tempo stesso, però, l’economia cinese ha necessità di sfruttare le enormi ricchezze che offre questa pro- vincia birmana. L’annullamento della costruzione della diga di Myitsone ha creato un pericoloso buco energe- tico nell’industria dello Yunnan e delle limitrofe regioni meridionali. Il deficit è stato ripianato con l’entrata in funzione del gasdotto Kyaukpyu-Kunming, inaugurato nell’ottobre 2013, che ha cominciato a rifornire la Cina di 12 milioni di metri cubi di gas naturale ogni anno. Ri- sulta, quindi, chiaro che la dirigenza di Pechino ha tutto l’interesse nel trasformare il Kachin in un’area stabile, allontanando i venti di guerra che, sino a poco tempo fa, impedivano il sicuro passaggio di fonti ener- getiche di primaria importanza per la sua economia. Dopo numerosi incontri preliminari tenutisi a Chiang Mai, in Thailandia, e a Ruili, in Cina, l’accordo finale è stato raggiunto il 30 maggio a Myitkyina. Le due con- troparti in causa, il Kio e il governo di Nay Pyi Taw, hanno firmato un documento d’intesa che prevedeva la continuazione del dialogo su via politica; il graduale disimpegno militare nella regione sino alla completa cessazione delle ostilità; il monitoraggio della situazione con gruppi di controllo misti; il rimpatrio e l’insediamento dei profu- ghi attualmente all’interno e al- l’esterno dei confini dello stato Kachin; il riposizio- namento delle truppe del Kachin Indepen- A sinistra, in senso orario : donna Akha dello stato Shan ; donna Padaung; donna Karen dello stato Shan. A destra : donna Lahu dello stato Shan. In basso : donna nelle campagne di Mawlamyine, stato Mon. DOSSIER MC MYANMAR
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