Missioni Consolata - Aprile 2014
MC ARTICOLI APRILE 2014 MC 17 # A sinistra: 1975, è il 25° di sacerdozio di padre Giovanni. Tosamaganga lo festeggia accogliendolo tra gli anziani della tribù. | Qui accanto : (da destra) p. Giorda, mons. Mgulunde e p. Ghiotti. seminario. Così sono tornato a Tosamaganga. Questa volta per rimanerci diversi anni insegnando filosofia e teologia. Parecchi miei studenti sono diventati sacerdoti e vescovi. Alcuni sono già in para- diso e pregano anche per me». Puoi raccontarci qualcosa della chiesa locale? «Per il Tanzania del Sud, Tosama- ganga è stata la base dell’evange- lizzazione. La chiesa cattolica in Tanganika è entrata nel 1868 con i padri missionari dello Spirito Santo che, arrivando dalle isole Réunion e passando da Zanzibar, sono sbarcati a Bagamoyo. A loro era stata affidata la parte Nord del paese - ricordo che nel 1968, quando ero a Kilolo, una mis- sione nella regione di Iringa a circa 1800 metri di altitudine, al freddo, abbiamo festeggiato i 100 anni della chiesa cattolica Tanzaniana -. Dieci anni dopo, nel 1878, sono arrivati dall’U- ganda i missionari d’Africa, i co- siddetti padri Bianchi. A loro era stato affidato tutto il Tanganika dell’Ovest. Rimaneva scoperto il Tanganika del Sud. Così nel 1888, dalla Germania, sono arrivati i missionari benedettini. La loro prima missione è finita male: ar- rivati a Dar es Salaam si sono messi a liberare gli schiavi, e gli arabi che facevano affari con il commercio degli schiavi sono sal- tati loro addosso uccidendone di- versi. La seconda spedizione è avvenuta nel 1891. Questa volta è andata meglio, e nel 1896 sono arrivati a Tosamaganga i primi due missionari. Per quella re- gione del paese il governo colo- nizzatore tedesco aveva messo il proprio quartier generale a Iringa, che è attualmente la capi- tale della regione omonima di Iringa. Lì, ai tempi, c’era il sultano dei Wahehe. I due benedettini, arrivati nella zona proprio per evangelizzare i Wahehe si sono stabiliti su una collina, non troppo vicini e nemmeno troppo lontani dal quartier generale dei tedeschi, distante circa 12 km. Il 1 gennaio 1897 la stazione mis- sionaria di Tosamaganga è stata inaugurata. In quello stesso anno ci sono stati i primi otto battesimi - nell’ufficio parrocchiale conserviamo ancora i registri di quei tempi -, e i bene- dettini hanno anche fondato un’altra missione per evangeliz- zare i Wasangu a Madibira, a 150 km a Sud. Nel 1898-99 sono arri- vate le suore benedettine. Delle prime quattro, morte giovanis- sime, si conservano ancora le tombe nel cimitero di Tosama- ganga. In seguito i benedettini hanno fondato diverse altre mis- sioni anche a Nord e a Est». E i Missionari della Consolata quando sono arrivati? «Poi è iniziata la prima guerra mondiale. Dal Kenya, colonia bri- tannica, gli inglesi sono scesi in Tanganika per attaccare i tede- schi, e li hanno vinti. I missionari dello Spirito Santo e i padri Bian- chi non sono stati toccati, perché non erano tedeschi, ma i bene- dettini nel 1918 sono stati radu- nati a Dar es Salaam ed espulsi. Il vescovo del vicariato apostolico di Dar es Salaam, che a quei tempi comprendeva anche il ter- ritorio di Iringa, sapeva che in Kenya c’erano dei missionari ita- liani, e ha scritto una lettera a mons. Filippo Perlo, missionario della Consolata, per chiedergli un “prestito” di personale. È stato così che i primi quattro missio- nari della Consolata sono partiti per il Tanganika, e sono arrivati a Tosamaganga il 26 maggio 1919. Mons. Perlo li aveva mandati senza interpellare il beato Alla- mano, e nemmeno il papa. Solo a cose fatte ha scritto una lettera in cui diceva: “In genere, quando uno ha bisogno di aiuto, si rivolge ai ricchi, non ai poveri. Si sono ri- volti a noi poveri, per un aiuto. E noi abbiamo risposto di sì, cer- cando di fare un’opera di ca- rità”». Si commuove padre Giorda ricor- dando la lettera di mons. Filippo Perlo. La voce gli trema. Quelle parole lo toccano. Le sente sue. «Noi missionari della Consolata siamo arrivati in Tanzania in pre- stito. E ci siamo ancora. Ora siamo una sessantina senza con- tare le suore, e siamo presenti in diverse diocesi. Sparsi per il mondo ci sono anche una qua- rantina di missionari della Conso- lata nativi del Tanzania. La prefettura apostolica di Iringa è stata eretta nel 1922, separan- done il territorio dalla prefettura
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