Missioni Consolata - Marzo 2014
68 MC MARZO 2014 tario nazionale, se i pazienti pro- blematici venissero rifiutati dai chi- rurghi, il fatturato della chirurgia estetica si ridurrebbe notevol- mente. Si calcola che ci sarebbero mancate entrate comprese tra i 215 ed i 502 milioni di euro al- l’anno solo per interventi di addo- minoplastica, liposuzione e masto- plastica additiva e riduttiva. S econdo il più recente rapporto della «Società internazionale di chirurgia plastica estetica» (Isaps), i paesi in cui viene realiz- zato il più alto numero d’interventi di chirurgia estetica all’anno sono: Stati Uniti (3,31 milioni), Brasile (2,52 milioni), Cina (1,27 milioni), Giappone (1,18 milioni) e India (1,15 milioni). Tuttavia, se il nu- mero d’interventi viene calcolato non come valore assoluto, ma in rapporto alla popolazione, tra i primi quattro paesi troviamo la Co- rea del Sud, la Grecia, l’Italia ed il Brasile, mentre Cina ed India fini- scono nelle ultime posizioni. Gli in- terventi chirurgici in Asia restano i più economici in assoluto. Per una mastoplastica additiva nel 2011 si spendevano 3.600 dollari negli Stati Uniti, 2.900 in Brasile, 2.800 in Giappone, 2.660 in Cina e 2.400 in India. Un lifting al viso costava 3.690 dollari a New Delhi, 4.000 a Pechino, 4.700 a Brasilia e 6.450 a Washington. I paesi asiatici deten- gono il record delle rinoplastiche. Tutto questo ha generato una forte espansione del turismo me- dico, favorito anche dai voli low cost . A partire dal 2008, gli incassi dei chirurghi estetici italiani hanno subito una flessione legata non solo alla crisi economica attuale, ma anche alla tendenza sempre maggiore degli italiani, come an- che di altri pazienti europei e di quelli statunitensi, di recarsi all’e- stero per sottoporsi agli interventi chirurgici più svariati, tra cui quelli di tipo estetico e odontoiatrico. I paesi più gettonati per il turismo medico sono Tunisia, Slovenia, Ucraina, Ungheria, Brasile, Polonia, Romania, Argentina, Indonesia, Colombia e Repubblica Ceca. In questi paesi il costo degli inter- venti chirurgici è molto ridotto, ri- spetto a quello di casa nostra e si può arrivare a risparmiare fino a 2.500 euro. Spesso le cliniche del posto contattano le agenzie di viaggio dei paesi europei più ricchi Madre Terra Chirurgia estetica / 1 LA RIMONTA DEGLI UOMINI A ricorrere agli interventi di chirurgia plastica sono sempre più spesso anche gli uomini. È in aumento la richiesta per interventi contro la gi- necomastia (l’eccessivo sviluppo delle mammelle del maschio, ndr ), che è spesso causata da fattori esterni alteranti l’equilibrio ormonale, come i farmaci antidepressivi o a base di digitale, la cannabis, le sostanze dopanti e certi integratori alimentari, o che è legata a problemi di sovrappeso e di obe- sità. In Italia sono inoltre richiesti anche dagli uomini interventi di chirurgia estetica intima. Il 25% delle operazioni richieste è collegato a un cambia- mento del proprio stato civile, che si tratti di matrimonio, separazione o di- vorzio. Inoltre il settore della medicina e della chirurgia estetiche è molto soggetto a mode e tendenze passeggere capaci di condizionare l’aspetto fi- sico dei pazienti, che spesso chiedono interventi per assomigliare a qualche personaggio pubblico. Il problema di questo tipo di pazienti è che non vo- gliono solo assomigliare al loro idolo, ma ne vorrebbero lo stesso stile di vita, desiderio quasi impossibile da realizzarsi, da cui la conseguente frustrazione. Chirurgia estetica / 2 OCCHI A MANDORLA? G ià da alcuni anni è aumentata in tutto il mondo la chirurgia estetica «etnica» per modificare i tratti esteriori distintivi e caratterizzanti l’et- nia di origine. Queste esigenze estetiche, che si rifanno sempre al mo- dello occidentale, non sono sentite solo dai ceti sociali più elevati, ma anche da quelli meno abbienti, in particolare da persone che intendono inserirsi in un paese diverso da quello di origine. Gli interventi più richiesti sono la can- toplastica (rimodellamento degli occhi a mandorla), la rinoplastica (la tec- nica detta slump implant mira a rimpicciolire la base del naso ed affinarne la punta), la cheiloplastica (riduzione del volume delle labbra) e le liposuzioni per il rimodellamento corporeo. Questi soggetti purtroppo dopo l’inter- vento rischiano di ritrovarsi in un limbo culturale: non riescono a inserirsi appieno nel nuovo paese e nel contempo vengono rifiutati dalle persone della loro etnia, a cui sembrano non volere più appartenere.
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