Missioni Consolata - Marzo 2014

IRAN Imam, quali sentimenti di emu- lazione, quale desiderio di mar- tirio la ricorrenza può suscitare. Basterebbe che d’improvviso si cominciassero a scandire slogan diversi dal solito. Lotte intestine nel nascente islam e l’eccidio di Ashura Hussein era figlio di Fatima, fi- glia di Maometto, e di Ali, uno dei primi e più fedeli compagni del Profeta. Ali sarebbe stato designato dallo stesso Mao- metto, prima che questi mo- risse, a essere il suo successore, khalaf in arabo (da cui califfo). Ciò almeno è quanto sostennero i suoi seguaci, in seguito definiti sciiti perché costituivano il par- tito - in arabo shi’a - di Ali. Una successione che Ali aspettò per ventiquattro anni, perché la maggioranza dei musulmani non gli riconosceva tale prerogativa e altri tra i compagni del Profeta erano nel frattempo stati desi- gnati a guidare la comunità isla- mica. Dopo l’uccisione del terzo califfo, Osman, nel 656, la scelta cadde finalmente su Ali, ma il suo breve governo fu tormen- tato da continue lotte intestine, che in parte riflettevano le divi- sioni claniche esistenti all’in- terno della società araba. Tra i contendenti stava emergendo il potente clan omayyade , cui ap- partenevano lo stesso Osman e Moawiya, il governatore della Siria, cui la carica di califfo passò dopo la breve parentesi in cui l’aveva esercitata Ali, ucciso nel 661. Una volta morto Ali, i suoi se- guaci riconobbero nel figlio maggiore, Hassan, il proprio imam, o guida spirituale, e alla morte misteriosa di questi - gli sciiti affermano che fu avvele- nato dalla moglie su istigazione di Moawiya - si rivolsero al se- condogenito Hussein. Nel 680 morì Moawiya, dopo aver designato a succedergli il fi- glio Yazid, una successione da molti contestata perché avve- nuta per discendenza e non per elezione, com’era uso nella so- cietà araba. Insediatosi al go- verno di Damasco, Yazid chiese a Hussein un giuramento di al- leanza che questi si rifiutò di fare, ritenendo il nuovo califfo un usurpatore che, con il suo comportamento, corrompeva i valori dell’islam. Temendo rap- presaglie, Hussein, con la fami- glia e alcune decine di compagni a lui fedeli, si mosse dalla Mecca verso Kufa, città a Sud dell’o- dierna Baghdad, i cui abitanti gli avevano promesso appoggio. Giunta in prossimità di Karbala, località sulle rive dell’Eufrate, ai primi di muharram dell’anno 58 dall’Egira, la carovana fu circon- data da un numeroso esercito mandato da Yazid per costrin- gere Hussein e i suoi a giurargli fedeltà. Sebbene privati di ac- qua e viveri, tormentati dalla sete che non tardò a farsi sen- tire nel caldo soffocante del de- serto, gli assediati non cedet- tero alle richieste e il decimo giorno di muharram la carovana fu finalmente attaccata. Hus- sein, due dei suoi figli, di cui uno di appena sei mesi, il fratello Ab- bas e tutti gli uomini che erano con lui furono uccisi. Le donne e uno dei figli, che, gravemente malato, era rimasto nella tenda e non si era presentato al com- battimento, furono fatti prigio- # A pagina 25 : via della Rivoluzione a Teheran. # Sotto : la folla attende l’arrivo della processione di Ashura, ignorando ciò che avviene sulla tribuna. # A destra : una delle storie di Ashura celebra il sacrificio di Abbas, fratello di Hussein, di cui si racconta che, per portare un po’ d’acqua ai fami- gliari tormentati dalla sete, si ci- mentò in un’impari lotta con gli as- sedianti, che lo uccisero dopo aver- gli tagliato entrambe le braccia. 52 MC MARZO 2014

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