Missioni Consolata - Marzo 2014

MARZO 2014 MC 51 IRAN Testo e foto di MARIA CHIARA PARENZO S ulla tribuna installata in un sobborgo di Teheran alcuni rappresentanti delle auto- rità osservano la proces- sione di uomini in nero che si battono il petto in ricordo dei tragici fatti di Karbala, città del- l’attuale Iraq, a 100 km a Sud Ovest di Baghdad, in cui nel 680 Hussein, nipote di Maometto, e altri 72 suoi familiari e compagni furono uccisi dalle truppe del ca- liffo Yazid. In tutto il mondo sciita i primi dieci giorni del mese arabo di muharram sono dedicati alla commemorazione di quell’eccidio. La ricorrenza se- gue il calendario lunare, quindi si sposta a ritroso lungo quello solare, che ha più giorni. Nel 2013 ha avuto luogo tra il 5 e il 14 novembre; nel 2014 si terrà tra il 25 ottobre e il 3 novembre. Dalla tribuna si leva una voce che tenta di sovrastare il cla- more dei canti e dei tamburi con cui i fedeli accompagnano il pro- prio cordoglio: «In questi giorni di lutto un pensiero particolare va ai nostri fratelli in Siria e in Palestina. E ora riuniamoci tutti quanti per la preghiera». Un pic- colo gruppo si stacca dalla tri- buna e marcia verso la moschea, guidato da alcuni mullah . Tutta- via, le migliaia di persone radu- nate non si muovono, nessuno raccoglie quell’invito e gli uo- mini continuano a sfilare, bat- tendosi il petto, o fustigandosi con grappoli di catenelle. Tra la folla non si vedono turbanti. Né bianchi, né neri. Il clero è com- pletamente assente dalla com- memorazione. È un sentimento profondo e autenticamente po- polare quello che fa uscire gli iraniani nelle strade in questi giorni. Le autorità temono simili manifestazioni spontanee, cer- cano di guidarle e controllarle, sanno quale forza rivoluzionaria si può sprigionare da milioni di persone radunate nelle piazze di città e villaggi a piangere la morte del loro terzo santo LA RICORRENZA SCIITA Ogni anno gli sciiti ricordano l’eccidio di Ashura del 680 nel quale Hussein, nipote di Maometto, e altri 72 furono uccisi a Kar- bala, nell’attuale Iraq. La ricorrenza è occa- sione di manifesta- zioni di popolo, in cui la commemorazione raggiunge altissimi livelli di partecipa- zione. Il coinvolgi- mento emotivo delle folle è stato cavalcato più di una volta per i propri fini politici dal clero sciita iraniano, che oggi teme di perdere il controllo. OGNI GIORNO È ASHURA MAPPA IRAN

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