Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014

82 amico GENNAIO-FEBBRAIO 2014 Missione & Missioni Ritornando a casa non abbiamo avuto la sensa- zione di qualcosa che fosse finito. Non ci siamo sentiti in vena di revisioni e nemmeno abbiamo provato quella malinconia tipica di qualcosa di speciale che è ormai alle spalle. Perché nel par- tire da Galatina, il sentimento più comune era piuttosto di qualcosa che stava iniziando: non un viaggio di ritorno, ma una nuova partenza. Come se il secondo Consolata Festival non fosse finito col concerto di Alessano, ma fosse solo stata la prima splendida tappa di un cam- mino che porterà chi vi ha partecipato a nuove ed entusiasmanti esperienze. E questo senti- mento veniva dall’invito e mandato ricevuto nella santa messa di chiusura, dove il profeta Isaia gridava: «Chi manderò? Eccomi Signore, Mandami!». Padre Godfrey ci ha detto che siamo noi a dover andare! Perché siamo cre- denti. E non si può essere credenti senza evan- gelizzare. Noi nel Consolata Festival abbiamo portato la parola di Dio al pros- simo, con gioia e semplicità. Tornando a casa ci siamo portati nel cuore almeno tre cose fondamentali: innanzitutto la con- sapevolezza che la Chiesa conta su di noi, sul nostro entusiasmo, sul nostro amore per la mis- sione e per questo dobbiamo amarla e farci amare. Poi la convinzione che dobbiamo essere forti e coraggiosi, andar anche controcorrente se necessario e non farci trascinare dai venti fri- voli che spirano nella nostra società. E per ul- timo, seguendo l’insegnamento di don Tonino Bello, che dobbiamo essere disposti a sporcarci le mani, amare i poveri, i bisognosi e trovare in questi il Gesù nascosto. Gesù ci invia per le strade del mondo. Noi nel nostro piccolo pos- siamo farcela. IN ATTESA DELLA PROSSIMA EDIZIONE In attesa della prossima edizione, sulla cui loca- tion si sono già scatenate molte ipotesi (in pole position Torino), godiamoci ancora le eco di questa splendida esperienza pugliese. Lu sole, Lu cantu, Lu ientu… della missione, lo slogan che ci ha accompagnato del nostro cam- mino in Salento ce lo porteremo nel cuore a lungo, così come i tanti volti conosciuti, le tante testimonianze di fede condivise, i tanti legami di amicizia stretti in pochi giorni, con la speranza e l’attesa di vivere il prima possibile una nuova espe- rienza di condivisione in nome della musica. Arrivederci alla prossima edi- zione dunque, e buona mis- sione a tutti! Marco Soneghet e p. Godfrey

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