Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014

GENNAIO-FEBBRAIO 2014 amico 81 AMICO.RIVISTAMISSIONICONSOLATA.IT agosto, in una piazza gremita di gente a Gala- tina, coordinati nelle parole, nei tempi musicali, nelle note, negli stacchi, è stato qualcosa di straordinario. Fin da subito si è compiuta la ma- gia e abbiamo assaporato la meraviglia di essere una sola voce, un solo gruppo, una famiglia. Nella terra di don Tonino Bello è stato entusia- smante vivere quella che egli stesso definiva la «convivialità delle differenze». Ciascuno dei quattro concerti che abbiamo fatto dal 15 al 18 agosto sono stati un trionfo di gioia, una ventata di amore per Dio e per l’uomo che speriamo abbia instillato qualche seme nel cuore di chi ci ha ascoltati. Galatina per due volte, Cer- fignano e Alessano sono stati i teatri delle nostre esibizioni: siamo passati da piazze e parrocchie, portando alla gente le nostre vite, la nostra mu- sica e le nostre parole, sempre con lo stesso en- tusiasmo e con l’obiettivo di far conoscere i di- versi modi di pregare Dio nel mondo, dando ra- gione del nostro carisma, della nostra speranza e della nostra presenza. Canti liturgici provenienti da tutti i continenti, in lingue diverse, cantati da coristi originari an- ch’essi di tutto il mondo: un messaggio di inte- grazione e fede che speriamo davvero sia arri- vato a chi ci ha sentiti. RINGRAZIANDO... A tal proposito va fatto un grande applauso a chi ha avuto in mano le redini dell’organizzazione, portando a compimento un lavoro di mesi: padre William, padre Godfrey e padre Gianni, la comu- nità dei missionari di Galatina, su tutti, ma anche una nutrita squadra di missionari e missionarie, seminaristi, laici, che hanno dato il loro tempo e le loro energie per farci sentire a casa. Un grazie speciale anche alla gente della Puglia che ha lavorato silenziosamente per rendere l’e- sperienza unica, che ha preparato tutto il neces- sario e ci ha coinvolti nella celebrazione di per- sone speciali che hanno lasciato un segno inde- lebile su quelle terre, conducendoci sui passi e nei luoghi degli ottocento martiri di Otranto e re- galandoci un intenso momento di preghiera sulla tomba di don Tonino Bello. L’elenco dei ringra- ziamenti sarebbe vastissimo e si rischierebbe di dimenticare qualcuno: oltre ai già citati organiz- zatori, una nota di merito però deve essere spesa per chi ci ha fatti diventare in pochissimi giorni un coro coeso e affiatato, ovvero per i maestri Graziano, Roberta, Cristina, Fabio, e i musicisti, capitanati da Marco, che hanno fatto le ore pic- cole per creare gli arrangiamenti dei brani. Ma tutti. Dai coristi, alle cuoche, alle babysitter… tutti meritano un riconoscimento per aver reso possibile la seconda edizione di un festival che speriamo diventi un appuntamento tradizionale per i Missionari della Consolata. SULLA VIA DELLA RIPARTENZA Ogni avventura, ogni esperienza, ogni missione arriva prima o poi alla conclusione. Ed è il mo- mento dei bilanci in cui ci si guarda indietro mentre si percorre la via del ritorno.

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