Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014

mocratico di origini italiane, che ha stravinto le elezioni forte dello slo- gan «Nessuno deve essere lasciato indietro». Un’affermazione impe- gnativa. I 12 anni di Bloomberg (3 mandati, iniziati nel gennaio 2002) - descritti come esaltanti e ricchi di successi - hanno lasciato un’eredità mai adeguatamente evidenziata: quella dei senzacasa ( homeless ). A giugno 2013 è stato toccato il record di sempre con 50.900 persone - in- cludendo 12.100 famiglie con 21.300 bambini -, che hanno tra- scorso le notti nei dormitori pubblici della metropoli nordamericana 13 . Peraltro, il numero, già altissimo, non include le migliaia di persone che non si sono rivolte ai ricoveri cit- tadini ( unsheltered homeless peo- ple ), scegliendo di dormire nella me- tropolitana o in altri spazi pubblici (giardini, androni di palazzi, ecce- tera), soprattutto nel distretto finan- ziario di Manhattan. Negli Stati Uniti il fenomeno dei senzacasa è l’aspetto più imme- diatamente visibile della po- vertà, che evidenzia dati impres- sionanti, soprattutto per la prima potenza mondiale. Nel 2012 il tasso ufficiale di povertà è stato del 15,0 per cento, pari a 46,5 milioni di persone 14 . Molto significativa è la composizione etnica dei poveri: i neri costitui- scono il 27,2 per cento, gli ispa- nici il 25,6, gli asiatici l’11,7 e i bianchi non ispanici il 9,7 per cento. E quella per età: con il 21,8 per cento di bambini (sotto i 18 anni) e il 9,1 per cento di persone con più di 65 anni. Le donne in povertà sono almeno 25 milioni, pari al 55% del totale della popolazione povera. Gli Stati Uniti, a torto o a ragione considerati la «patria della libertà», non hanno mai codificato un diritto a un’abitazione, alla salute o all’edu- cazione. Però, hanno solennemente proclamato - Thomas Jefferson, di- chiarazione d’indipendenza del 4 lu- glio 1776 - il diritto alla «ricerca della felicità» ( the pursuit of happiness ). Invidia o avidità? Queste situazioni di mancanza di diritti - siano essi il diritto a un lavoro dignitoso o il diritto a una casa - sono determinate da re- sponsabilità singole, da colpe in- dividuali oppure da cause più generali e complesse? T. Harv Eker, miliardario cana- dese divenuto famoso scrivendo saggi su come si diventa ricchi, ha scritto: «Gli individui poveri spesso guardano al successo al- trui con avversione, gelosia e in- vidia oppure tagliano corto con un commento secco: “Quegli stu- pidi coi soldi hanno molta for- tuna”. (...) È impressionante ve- dere il risentimento e addirittura i sentimenti di vera e propria rab- bia che molti poveri provano per i ricchi, come se credessero che i ricchi siano la causa della loro po- vertà» 15 . Ivan Boesky, famoso finanziere ( raider ) statunitense degli anni Ottanta, ha invece descritto la fi- losofia comportamentale dei ric- chi. Nel maggio 1986, in una con- ferenza presso l’Università della California, a Berkley, disse: «L’a- vidità fa bene. Penso che sia salu- tare» 16 . Né l’avidità né - men che meno - l’invidia possono tuttavia spiegare la situazione. La causa di questa compressione dei diritti, a Nord come a Sud del mondo, è da imputare alla globa- lizzazione neoliberista, che è stata imposta e che continua a essere imposta come l’unica strada percorribile per le «ma- gnifiche sorti e progressive» del mondo. La globalizzazione - defi- nibile come un’integrazione sem- pre più stretta tra le economie del pianeta - si fonda su alcuni pi- lastri: la libera circolazione dei capitali (produttivi, ma soprat- tutto speculativi), il commercio libero (da regole, limiti, controlli, protezioni e garanzie sociali) e la - non è lavoro. È schiavismo legaliz- zato, che sarebbe rimasto nascosto ai più se non ci fossero state le tra- gedie. Dal Bangladesh, uno dei paesi più poveri del mondo 12 , passiamo agli Stati Uniti, uno dei più ricchi, certa- mente il più potente. Made in Usa A New York, lo scorso 5 novembre, si è chiusa l’esperienza del sindaco Michael Bloomberg, il miliardario eletto nelle fila dei repubblicani. È stato sostituito da Bill De Blasio, de- GENNAIO-FEBBRAIO 2014 MC 53 MC ARTICOLI

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