Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014

GENNAIO-FEBBRAIO 2014 MC 41 DOSSIER MC LA SCUOLA © Gabriella Mancini © Gabriella Mancini che perdere in partenza tutto il suo appeal . La società dell’avere ha scalzato quella dell’essere e la scuola non è altro che l’immagine riflessa di tutto ciò che esiste al- l’esterno. Sia in Italia che nelle zone urbane dell’Alge- ria, la scuola è il simulacro della vita reale con tutti i suoi meccanismi competitivi e discutibili, a partire dalle valutazioni che si basano sul risultato finale e non tanto sul percorso fatto». In Lettere dalla Kirghisia , un libro di Silvano Agosti, si ritrae un prototipo di scuola ideale: palestra di crescita dove non esiste il giudizio fine a se stesso ma la consi- derazione dell’individuo sulla base della sua intelli- genza (di qualsiasi genere essa sia), della sua umanità, sensibilità e delle sue esperienze autentiche. Una scuola senza etichette, delle persone e basta. Quale scuola sogna KarimMetref per il futuro? «La scuola deve essere di inclusione. “Di inclusione” vuol dire che si sforza di includere tutti. Senza rinchiudere i figli degli stranieri in una specie di ghetto detto della multi o dell’intercultura». «La scuola è la scuola di tutti. Il suo obiettivo primario deve essere educare la persona a stare nella società, a migliorare il proprio livello culturale e sociale. Deve ri- prendere a giocare quel ruolo di ascensore sociale per il quale è stata pensata. Per far ciò deve dare di più a chi ha di meno e meno a chi ha di più. “Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra dis- uguali” diceva Lorenzo Milani nella sua Lettera ai giu- dici . Chi è socialmente svantaggiato deve essere com- pensato dalla scuola. Chi ha difficoltà di apprendi- mento deve essere aiutato. Questo aldilà delle origini o delle appartenenze culturali». Gabriella Mancini In queste pagine: altre immagini della Scuola primaria Michele Lessona, a Torino .

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