Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014
LE QUESTIONI • Quale «educazione» sta trasmettendo la nostra scuola? • Come si può tradurre in realtà la le- zione di Don Milani e formare per- sone libere e pensanti? • Quando e perché la figura del do- cente è diventata meno autorevole? • Come mai in Italia non viene compresa l’enorme portata del multiculturalismo e del plurilinguismo? GENNAIO-FEBBRAIO 2014 MC 37 tere sicurezza e i modelli esportati dai mass media sono caratterizzati dall’apparire e non dall’essere. La famiglia, prima agenzia formativa, ha mutato le sue caratteristiche assumendo contorni sempre più fra- gili: la figura paterna si è indebolita e le nuove forme di famiglia allargata hanno potenziato un graduale disorientamento dei giovani. Ne consegue un’inarre- stabile perdita di credibilità nei valori dell’educa- zione». In una sorta di liquefazione identitaria dei ruoli, an- che l’autorevolezza dei docenti è venuta meno, alla mercè di famiglie sempre più pretenziose e al con- tempo deleganti. Ma come, e perché, si è giunti a que- sto quadro antropologico? Se il sistema scolastico attuale rispecchia la nostra società capitalista e fa dei nostri ragazzi tanti meri consumatori, come si può mettere in campo una «ri- voluzione» che miri a formare persone libere e pen- santi, come sosteneva Don Milani? Ricostruire il senso dell’istruzione in una società del «non senso» appare un’impresa titanica, eppure c’è una schiera di professionisti dell’educazione per cui vale ancora l’aforisma di Eleanor Roosevelt: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni». Per rispondere a qualche domanda, siamo andati a incontrarli. Gabriella Mancini DOSSIER MC LA SCUOLA Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo. [...] Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno. Malala Yousafzai, 16 anni, candidata al Premio Nobel per la Pace 2013. “ ” © Gabriella Mancini
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