Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014

GENNAIO-FEBBRAIO 2014 MC 33 MC RUBRICHE INCONTRO AL BEATO GIUSEPPE ALLAMANO TRAMITE LE SUE FOTO. L’Allamano è vissuto nel tempo che ha visto nascere la fotografia, uno strumento in cui ha creduto, anche se non ha mai amato farsi fo- tografare. È lui che ha chiamato Secondo Pia, il fotografo della Sindone, a fare le prime foto del quadro della Vergine Consolata. È lui che ha voluto che i suoi missionari in partenza per l’Africa fossero dotati delle più moderne macchine fotografiche e imparassero «il mestiere» dai professionisti. È lui che per il periodico «La Consolata», madre di questa rivista, ha voluto stampe fotografiche di altis- sima qualità ottenute con lastre allora prodotte solo a Vienna, in Austria. La foto che vi presentiamo questo mese è stata fatta nel 1923 in occasione del suo 50° di sacerdozio. È il particolare di una lastra da 13x18 cm, in cui il beato Allamano è ritratto seduto con lo sguardo rivolto a una statuetta della Consolata e con il libro del regolamento di vita dei Missionari della Consolata da lui fondati in mano. Per l’occasione i fotografi crearono un set improvvisato nel cortile di casa Madre, a Torino, utilizzando due tappeti, uno di rovescio (cosicché la fodera rossa crea lo sfondo nero) e uno in terra, e un tavolino per dare l’illusione di una sala arredata. La foto, pesantemente ritoccata sulla lastra originale per correggere i limiti di stampa del tempo, è ora visibile nella sua bellezza originale che ci restituisce il volto sereno del nostro Beato Padre Fondatore.

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