Missioni Consolata - Gennaio/Febbraio 2014
testo immediato e il loro tempo per diventare parte nobile dell’umanità. La statura di Mandela è dimostrata dal fatto che gente di ogni schiera- mento ideologico in Sudafrica è d’accordo nel sostenere che egli ha rappresentato ciò che di più nobile c’è nelle aspirazioni del paese. Un altro segno di quanto il mondo sia stato legato a quest’uomo è l’e- norme quantità di libri e articoli scritti su di lui, e i luoghi a lui intito- lati in ogni paese. Mandela è stato visto come sim- bolo di riconciliazione, perdono, co- raggio, saggezza e giustizia. Valori veri di cui si ha bisogno nella mag- gior parte del mondo. Il tratto che probabilmente, sopra a tutti gli al- tri, ha reso la sua vita così affasci- nante è stato la sua capacità di in- carnare con potenza quello che la gente comune desiderava in rispo- sta al deficit morale presente in molti aspetti della politica e del mondo. Il suo sorriso sempre pronto e la sua cortesia vecchio stile hanno fatto di lui un custode naturale di questi valori. In un mondo ossessio- nato dall’ego e dalla magnificazione personale, il suo sacrificio di 27 anni passati in prigione, il suo ri- fiuto di vedersi come l’eroe gene- rale della rivoluzione sudafricana, e la sua coscienza di essere stato uno dei tanti che hanno giocato un ruolo nel lungo processo della li- bertà politica, sono sicuramente un raro esempio di umiltà nell’am- biente politico. Questo è ancora più vero in un’epoca segnata dalla corsa spietata all’auto promozione e all’affermazione radicale di sé. In questo modo egli è stato, e conti- nua a essere, visto come un profeta nello stile di quelli biblici. Fine stratega Una delle abilità raramente ricono- sciute di Mandela è il suo essere stato un potente stratega: lungo tutto il percorso della sua vita, ha preso decisioni strategiche basate su quello che sentiva potesse meglio servire il popolo oppresso del Suda- frica. Ma capì, e sviluppò in diverse 18 MC GENNAIO-FEBBRAIO 2014 occasioni, la convinzione che la sua azione dovesse essere anche orien- tata verso chi beneficiava dell’op- pressione degli altri. La liberazione era per lui indivisibile! Da giovane prese la decisione co- sciente di entrare nella professione di giurista, sperando, in un paese nel quale sistematicamente si sov- vertivano i valori di giustizia e cor- rettezza, di poter usare le sue com- petenze per «portare avanti la lotta anche nella fortezza del nemico». Una visione e un impegno a favore non solo della ricerca delle migliori # Pagina precedente: Mandela pochi giorni dopo la scarcerazione il 25 febbraio 1990. Al suo fianco la moglie Winnie. # A sinistra: ragazze sudafricane a messa; sotto : bimbi al centro di accoglienza di Daveyton. # A destra: ritratto di Nelson Mandela del 2006. © Af MC/Benedetto Bellesi © Af MC/Benedetto Bellesi SUDAFRICA
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