Missioni Consolata - Dicembre 2013

Dio vuole svelarci il suo volto di bambino povero e per- seguitato, profugo, straniero, emigrante, clandestino: nessuno nel Regno di Dio ha le carte in regola per es- sere accreditato, nessuno è più in regola di un altro. Una sola condizione è necessaria: essere figli di Dio. Questo è il Natale, questa la nostra speranza. Diven- tiamo anche noi esegeti di Dio, manifestando in pieno la sua umanità, riconoscendo negli altri la loro dignità di esseri umani e figli di Dio. A Natale tutto si capovolge. La logica umana non regge quella divina perché Dio è capace di sorprenderci sem- pre, oltre ogni aspettativa, rovesciando i criteri e i «va- lori» del mondo: all’imperatore potente, contrappone una ragazza inerme; a chi pretende di «contare» (cen- simento) l’umanità contrappone un uomo, una donna incinta e un bambino appena nato; all’onnipotenza della religione, contrappone la fatica di vivere la volontà di Dio; allo splendore della reggia e del tempio, con- trappone la povertà e l’autenticità della vita. Per questo a Natale bisogna sapere e avere coscienza che il Bam- bino che chiede di nascere ancora: • è un extracomunitario perché è un palestinese di Nazaret; • è un emigrato in Egitto, perché perseguitato poli- tico e religioso fin dalla nascita; • è vittima delle leggi razziali e razziste delle politi- che di espulsione, perché senza permesso di soggiorno; • è ebreo di nascita e ricercato per essere elimi- nato; • è un fuorilegge perché clandestino e ricercato dalla polizia; • è un poco di buono perché figlio di una ragazza- madre, appena adolescente; • è oppositore del potere religioso e politico ed è ammazzato per vilipendio della religione; • è povero dalla parte dei poveri e «deve» essere eliminato; • è un laico, credente atipico e controcorrente; • è poco raccomandabile perché frequenta lebbrosi e prostitute; • è Dio perché i suoi pensieri non sono mai i pen- sieri dei benpensanti (Is 55,8). È Natale! La speranza di essere uomini e donne nuovi per un mondo nuovo è possibile perché Natale è l’an- nuncio profetico che la Resurrezione è la mèta della Storia. Anche oggi, anche adesso. Anzi è già compiuta e noi possiamo rinascere e risorgere ogni giorno, perché Gesù non ha bisogno di nascere di nuovo, es- sendo eterno, ma noi abbiamo necessità di rinascere anche oggi a vita nuova. Questo è Natale: Dio-con- noi-Emmanuel (cf Mt 1,23). Buon Natale a tutte e a tutti i lettori e le lettrici di MC. Paolo Farinella terra perché dalla sua coda germoglia il grano (sim- bolo della risurrezione della terra) e un corvo che fa da tramite tra il sole-Mitra e la terra. Il dio Mitra è accom- pagnato da altre due divinità, Catèus e Cautòpates, raf- figurati sempre con le fiaccole, simbologia plastica di una trinità solare che raffigura il ciclo quotidiano del sole all’aurora, a mezzogiorno e al tramonto. Il mitraismo, pur con tante somiglianze cristiane (ver- ginità, trinità, luce-tenebra; sangue-vita, visione apo- calittica, ecc.), fu uno dei principali antagonisti del cri- stianesimo sul quale sicuramente avrebbe prevalso senza l’apostolo delle genti, Paolo di Tarso e la sua opera di evangelizzazione e di diffusione del Cristiane- simo in forma capillare in tutto il Medio Oriente, la Grecia, parte dell’Asia fino Roma, cuore dell’impero, segnando così il declino del mitraismo. Il Cristiane- simo, infatti, nato come «sètta giudaica», tale sarebbe rimasto, senza l’impeto paolino che di fatto creò la re- ligione cristiana come «sistema» teologico e organiz- zativo. Il sec. I d.C. fu un secolo di passaggio, segnato dalla decadenza di ogni sistema ideologico, morale e religioso, frutto inevitabile della fine di un millennio e inizio di uno nuovo. In un contesto di «pensiero de- bole» e di corruzione che aveva minato lo stato in ogni suo ambito, forte era il bisogno di spiritualità e «puli- zia», di aria pulita e di rinnovamento. In questo conte- sto, Paolo predicò la verginità come misura del provvi- sorio (il mondo sta per finire, bisogna prepararsi e re- stare liberi), il matrimonio come comunità stabile e re- golata, la Chiesa come orizzonte escatologico, cioè come compagna di viaggio che stabilisce le regole in vista della fine del mondo. Ebbe successo perché pro- poneva un ideale forte e controcorrente. Gesù ne era il modello, ma la sua predicazione e le sue parole furono adattate e adeguate alle nuove circostanze. Gesù aveva annunciato il Regno di Dio, Paolo dava vita alle «Chiese locali»; Gesù agì da profeta, Paolo operava da uomo dell’istituzione. NATALE: IL CAPOVOLGIMENTO DI DIO Natale per i cristiani di routine è la festa civile del buo- nismo a buon mercato, risolto in una prassi scontata di regali, odiati da chi li fa. Per chi crede, Natale è la con- traddizione di Dio che non potendo essere visto e co- nosciuto, decide di farsi conoscere: egli stesso diventa esegeta di sé (Gv 1,18). A Natale Dio spiega Dio nell’u- nica maniera che a noi è possibile capire: facendosi uno di noi e rivelando il volto nascosto di Dio Padre nel volto visibile dell’Uomo. E perché nessuno possa avere anche la minima possibilità di avere paura, sceglie la forma più indifesa e più disarmante: il bambino. Nella cultura del tempo di Gesù, il bambino non ha alcun ti- tolo e conta nulla perché senza valore giuridico; per questo egli lo assume come «metro» del Regno: «Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18,3). Non basta. 32 MC DICEMBRE 2013 Così sta scritto Con questo articolo don Paolo Farinella sospende temporaneamente la sua collaborazione con la rivista Missioni Consolata e, quindi, anche la rubrica «Così sta scritto» con cui, fedelmente, ci ha accompagnati per otto anni, dal febbraio 2005. Don Paolo ha chiesto una pausa per preparare un «Corso biblico» che esporrà nella sua città, Genova, e che pubblicherà anche sulla nostra rivista, molto presumibilmente dalla prima- vera del 2014, a partire da maggio. Nell’attesa, lo ringraziamo e salutiamo fraternamente e, su sua esplicita richiesta, abbracciamo con affetto ciascun lettore e lettrice di MC, nei cui confronti si sente debitore e grato perché lo hanno costretto a «stare sulla Parola». Chi volesse, può consultare sul nostro sito www.rivista- missioniconsolata.it tutti gli articoli di don Paolo già pubblicati, o andare sul suo sito www.paolofarinella.eu per leggere o stampare la liturgia della domenica, cliccando prima su blog e poi su Liturgia .

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